Solo Yildiz non si tocca, per il resto oltre al nuovo arrivo il reparto è un cantiere aperto
Più che una rivoluzione sarà un restyling. La Juve deve rifare l’attacco e l’arrivo di Jonathan David è solo il primo tassello che si unisce all’unico pezzo inamovibile di tutta la rosa: ovvero Kenan Yildiz. A parte il turco, tutti gli altri attaccanti in rosa non sono certi del loro futuro e per questo il 2000 in arrivo dal Lilla (a parametro zero) comincia a dare una forma nuova al reparto. Il piano di Igor Tudor ha dato un volto nuovo all’attacco juventino, a partire proprio dalla posizione di Yildiz: con Thiago Motta il 10 partiva da esterno sinistro, nel nuovo progetto tattico è invece più una seconda punta che agisce dentro al campo.
INCASTRI
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Yildiz al centro della Juve apre a due soluzioni: doppio trequartista a supporto del centravanti (come al Mondiale con Conceiçao) o doppio attaccante con il turco in rifinitura; e quest’ultimo sì che sarebbe un assist per andare ben oltre all’arrivo di David. Con Yildiz alle spalle delle punte, infatti, David andrebbe a sposare bene le proprie caratteristiche con quelle di Kolo Muani: quest’ultimo, però, al momento non ha certezze di poter rimanere a Torino come vorrebbe, perché il Psg è disposto a rinnovare il prestito dell’attaccante di fronte alla garanzia che venga riscattato l’estate prossima. La Juve ora riflette e prende tempo sostanzialmente per due motivi: non vuole fare aste per Kolo Muani, che è nel mirino del Chelsea, e per adesso non ha spazio per il suo ingaggio, a meno che Vlahovic non trovi subito un accordo per la cessione.
CONDIZIONE
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Non solo Vlahovic, la Juve vorrebbe scaricare anche Milik: vero che di recente ha rinnovato con riduzione dell’ingaggio, ma la presenza in rosa del polacco non ha più senso in prospettiva e la tribuna a Miami (in occasione del match con il Real Madrid) è l’ultimo segnale di sfiducia. Poi ci sarà da chiarire la posizione di Conceiçao, che la Juve vuole trattenere a Torino solo se il Porto aprirà a uno sconto facendo recuperare parte dei 9 milioni pagati quest’anno per il prestito: al momento nessuna apertura e situazione complicata dall’attivazione della clausola da 45 milioni (la Juve lo potrebbe riscattare a 30) che sarebbe già allo studio di qualche club della Premier League. Mentre il calciatore è pronto a schierarsi apertamente dalla parte della Juve solo di fronte alla certezza dello spazio pari a quello di un titolare: il feeling con Tudor è migliorato, ma non appare un intoccabile. Ecco perché la Juve potrebbe accendere presto l’altra trattativa ben avviata per l’attacco: Sancho dal Manchester United.
PISTE ITALIANE
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Restano vive altre due piste italiane: quella che porta a Osimhen e quella che va su Retegui. Il primo ha una clausola per l’estero che scade il 15 luglio: il Napoli vorrebbe tenere il prezzo alto e non cederlo alla Juve, ma il calciatore ha già rifiutato l’Arabia Saudita e messo in stand by il Galatasaray perché vorrebbe tornare in Serie A e indossare la maglia bianconera. La Juve sarebbe nelle condizioni di fare un investimento grosso con dei risparmi derivanti da alcune cessioni: tra i big con le valigie in mano c’è anche Nico Gonzalez, che Comolli ha già proposto in diversi tavoli fra Inghilterra e Francia. Retegui è il piano B che darebbe eventualmente l’opportunità di aumentare il nucleo azzurro dello spogliatoio juventino, ma c’è concorrenza. Mentre sta calando molto la quotazione di Gyokeres, a piccoli passi sempre più vicino a un accordo con l’Arsenal.
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