Il neo dg vuole ritrattare al ribasso gli accordi stretti da Giuntoli. Le trattative
La conferma di Conceiçao e Kolo Muani alla Juventus non dipenderà solo dalle valutazioni tecniche. Damien Comolli, l’uomo scelto da John Elkann per gestire l’area sportiva del club (insieme a Giorgio Chiellini), ha già messo in chiaro come l’aspetto economico venga preso in considerazione per giungere alle scelte tanto quanto la valutazione tecnica. Il neo dg non ha intenzione di stravolgere la rosa, Tudor ha fatto poche richieste e mirate su lacune che aveva già condiviso con Giuntoli. Quest’ultimo però aveva indirizzato delle operazioni su parametri che il nuovo management ritiene eccessive, o comunque soggette a necessari ribassi.
CASO VEIGA
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Il caso Veiga, che è passato un po’ sotto traccia negli ultimi giorni, mostra in realtà il lato oscuro dell’approccio di Comolli sulla gestione dei casi da affrontare. Il difensore portoghese sarebbe rimasto volentieri alla Juve, dov’è stato accolto bene e apprezzato per l’atteggiamento positivo, ma i dialoghi col Chelsea si sono interrotti molto presto. Il neo dg ha chiesto di trattare il prestito a delle condizioni meno onerose di quelle che aveva concordato Giuntoli: il Chelsea si è rifiutato subito di scendere al compromesso e così la trattativa è saltata, facendo rientrare il calciatore a Londra. La beffa per Veiga, che è evidentemente ha avuto un approccio troppo morbido nel momento clou della trattativa, è stata l’esclusione dalla lista dei partecipanti al Mondiale per Club: è passato dalla possibilità di giocarlo con due maglie all’esclusione totale dalla spedizione negli Stati Uniti.
CONCEIÇAO E KOLO MUANI
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La Juve ha confermato in rosa Conceiçao e Kolo Muani dopo aver ottenuto l’ok dal Porto e dal PSG, ma il futuro di entrambi resta incerto. I tavoli di confronto si apriranno dopo il Mondiale, ma l’approccio della Juve dovrebbe tenere la stessa linea del caso Veiga. È intenzione di Comolli trattare la conferma di Conceiçao a un prezzo finito più basso di quello che avrebbe speso Giuntoli per via degli accordi iniziali: il riscatto oggi costa 30 milioni, che si aggiungerebbero al prestito oneroso (di 7 milioni più 2 di bonus) già sborsato dalla Juve per l’ultima stagione. Il neo dg proporrà di decurtare la somma già spesa – almeno in parte – dalla cifra richiesta per il trasferimento definitivo del calciatore, in modo da abbassare l’incidenza dell’operazione. Una linea che sarà replicata anche col PSG per il riscatto futuro di Kolo Muani, al termine di un’altra stagione in prestito, facendo leva sulla volontà dell’attaccante francese di rimanere a Torino.
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