Il dirigente juventino parla prima della partita contro l’Udinese e spiega i motivi del recente esonero di Tudor
“È stata una decisione sofferta per mille motivi, ma pensiamo che ci fosse bisogno di qualcosa di diverso”. A pochi minuti dalla partita contro l’Udinese e a oltre 48 ore dall’annuncio ufficiale dell’esonero di Igor Tudor, il Director of Football Strategy della Juventus, Giorgio Chiellini non si sbilancia su Spalletti (“È un grande allenatore, di esperienza e con un gioco moderno, su cui non c’è niente da dire, ma prima di parlare permettetemi di rispettare tutte le parti in causa. Calma, non c’è niente di firmato”, dice sorridendo), ma spiega i motivi che hanno portato all’addio del tecnico croato.
juve, chiellini su tudor
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“Tudor va ringraziato perché ha fatto un lavoro importante, l’anno scorso ci ha portato in Champions e non era scontato – prosegue il dirigente bianconero a Dazn -. Pensiamo sia una decisione necessaria, ed è stata condivisa perché questa squadra può fare un ottimo campionato”. A tal proposito, secondo Chiellini, questa Juve non deve porsi limiti nonostante la partenza ad handicap “Io considero questo un anno non facile, di costruzione, in cui ci sono stati grandi cambiamenti e che seve alla Juventus per tornare a primeggiare e a vincere – conclude -. Pensiamo che ci sia la possibilità di fare molto bene nei prossimi anni ma anche fin da subito. Siamo convinti che questa scelta (l’esonero di Tudor, ndr) possa dare dei vantaggi anche in questa stagione”.

