Juve, chi gioca contro l’Udinese. I recuperi per la Champions: da Yildiz a Koopmeiners

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Il numero 10 vuole chiudere la stagione in doppia cifra e soprattutto farsi perdonare il rosso che gli ha fatto saltare le ultime due giornate

Filippo Cornacchia

Giornalista

Ultimi due giri di roulette Champions, la Signora punta sul 10. Il conto alla rovescia ormai è finito: Kenan Yildiz è pronto a rimettersi la maglia che ama, una sorta di mantello di Batman per lui, per trascinare la Juventus nel momento cruciale della volata per l’Europa che conta. Sono trascorsi sedici giorni dal 27 aprile e dal pomeriggio da bollino rosso del turco contro il Monza. Al fantasista di Ratisbona sono sembrati molti di più. Un po’ come succede con la temperatura: le giornate di squalifica sono state due, ma quelle percepite almeno il doppio. Un’attesa interminabile. Kenan ha provato un po’ tutti gli stati d’animo in questo periodo. A caldo, dopo la gomitata ad Alessandro Bianco, è parso incredulo e distrutto per averla combinata grossa, tanto da scusarsi immediatamente con l’Allianz Stadium e con tutti i compagni. Il senso di colpa è stato il più duro da scacciare e probabilmente Yildiz se ne libererà del tutto soltanto dopo aver portato a termine la missione Champions. Il dieci aveva lasciato la Signora al quarto posto e adesso, dopo il doppio pareggio (Bologna e Lazio) e qualche brivido, la ritrova nella stessa posizione. Il traguardo inizia a intravedersi e la stellina è decisa a mettere la firma sugli ultimi metri: Udinese (domenica) e Venezia. La Signora è in emergenza, ma vincendo le ultime due partite eviterebbe patemi e calcoli. Affrontarle con San Yildiz, il ragazzo della doppietta nel derby d’Italia e delle magie nelle serate più delicate, è la migliore delle assicurazioni possibili per Tudor. 

Il confronto

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Yildiz ritrova la Signora e la Signora, mai vincente senza il suo 10, ritrova un Kenan più maturo, per l’esperienza vissuta e perché in mezzo alla squalifica ha compiuto 20 anni. Il numero 10 il 4 maggio ha vissuto il compleanno sulle tribune del Dall’Ara: nessun festeggiamento, soltanto gli auguri. Il regalo è rimandato alla partita di domenica contro l’Udinese. Kenan vuole farsi perdonare sul campo, a modo suo, e brindare ai suoi vent’anni insieme ai 41 mila dell’Allianz. Magari segnando un gol dei suoi: gli ultimi in casa – contro Genoa e Lecce – sono stati due gioielli e hanno portato sei punti ai bianconeri. Yildiz ha realizzato 8 reti in stagione e sogna di arrivare in doppia cifra, come Alessandro Del Piero nel 1994-95. Il vero regalo, però, sarebbe la partecipazione alla Coppa con le grandi orecchie. Per il club vale almeno 60 milioni e per Kenan la concreta possibilità di restare alla Juventus anche nel 2025-26. 

Straordinari

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Tudor ritrova il suo dieci e inizia a fare la conta: con l’Udinese sarà privo degli squalificati Savona, Thuram e di Kalulu, fermato per due turni dal giudice sportivo dopo l’espulsione dell’Olimpico. Assenze pesanti, che si aggiungono ai tanti acciaccati. Dopo il rientro di Vlahovic nei minuti finali della partita con la Lazio e quello forzato di Gatti, reduce dal frattura al perone e non ancora al top, alla Continassa è iniziata una corsa contro il tempo per arruolare Koopmeiners, Cambiaso e Kelly. Tanto l’olandese (assente nelle ultime 4 gare per l’infiammazione al tendine d’Achille) quanto l’azzurro (infortunatosi a Bologna) e l’inglese (ko contro il Monza) corrono sul filo. I provini di giovedì e venerdì saranno decisivi, ma negli ambienti bianconeri cresce la fiducia di riuscire a portare tutti e tre almeno in panchina con l’Udinese. A qualcuno verrà chiesto di stringere i denti: il maggior indiziato è Cambiaso. Intanto Tudor valuta le possibili soluzioni, compreso l’arretramento di Locatelli e il rilancio in mezzo al campo di Douglas Luiz.



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