L’arrivo dei bianconeri in Florida è stato scioccante: allenamento al chiuso per le temperature troppo elevate. Gatti o Kelly a marcare l’attaccante del Manchester City
Il percorso al Mondiale per Club finora è stato lo stesso: due vittorie su due nel girone anche se ottenute in maniera diversa, perché Pep Guardiola ha rivoltato il Manchester City come un calzino tra Wydad e Al Ain, cambiando undici uomini su undici, mentre Igor Tudor ha schierato la stessa formazione per due volte di fila. Se contassero i precedenti, la Juventus potrebbe sentirsi favorita: l’ultimo confronto con gli inglesi giocato in Champions League è finito 2-0 per i bianconeri. Sono passati solo sei mesi eppure pare successo un secolo fa, perché la Signora oltre a cambiare allenatore ha aggiunto i rinforzi di gennaio (su tutti Randal Kolo Muani) e la banda di Pep ha acquistato tre giocatori nella finestra pre Mondiale (tra cui l’ex milanista Tijjani Reijnders). La prima sfida tutta europea del girone G, che si giocherà al Camping Stadium di Orlando alle 21 italiane del 26 giugno, conta per il primo posto (non una banalità) ma anche per testare la fame di Madama al Mondiale per Club dopo una partenza sprint.
la juve e il caldo
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Il primo nemico comune sarà il caldo, con cui la truppa bianconera ha già iniziato a fare i conti: dopo le temperature più accettabili di White Sulphur Springs, in West Virginia, in Florida Madama è stata accolta da 30 gradi fissi. Un clima torrido che ieri mattina ha costretto Tudor a cambiare i programmi, trasferendosi in palestra dopo i primi 15 minuti aperti alla stampa dell’allenamento.
novità tudor
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Qualche novità stavolta potrebbe esserci anche per la Juventus, perché oltre che alla testa del gruppo bisognerà pensare agli ottavi, in programma quattro o cinque giorni dopo a seconda del piazzamento. Manuel Locatelli e Dusan Vlahovic (che a dicembre aveva griffato l’1-0 sul City), entrati nella ripresa contro il Wydad, si candidano per giocare dal primo minuto. Il City punterà come al solito sul possesso palla e i movimenti a scalare dei giocatori per entrare dentro e la Juventus dovrà essere brava ad alternare momenti in cui proverà a rubare palla più alta (non semplicissimo) ad altri in cui si compatterà per ripartire veloce soprattutto sulla destra, per poi salire col pallone per superiorità a sinistra.
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chi marca haaland?
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Il City è zeppo di campioni ma il pericolo numero uno resta Erling Haaland: se giocherà il centravanti norvegese (in panchina al debutto, titolare contro l’Al Ain) la Juventus dovrà trovare il modo per fermarlo. All’Allianz Stadium era riuscita nell’impresa appiccicandogli addosso Federico Gatti, che però non è ancora al top dopo l’infortunio. Tudor non ha ancora deciso se rischiarlo o meno dal primo minuto, se l’azzurro partirà ancora dalla panchina una soluzione potrebbe essere spostare Lloyd Kelly centrale e dirottare Savona a sinistra.
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