Per l’ex ct il cambio in panchina dovrà essere seguito da una svolta totale: “Spalletti ha le sue colpe, ma anche le altre componenti devono prendersi le proprie responsabilità: possibile che in Nazionale giochi gente che non sa fare uno stop?”
Prima la vergognosa prestazione di Oslo, poi l’esonero del ct Spalletti, che tuttavia andrà in panchina contro la Moldova, infine le voci, che non sono ancora certezze, sul possibile arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina azzurra. Giorni decisamente troppo agitati per un tifoso della Nazionale come il sottoscritto. C’è materia per scrivere un romanzo, che per adesso, purtroppo, non sarebbe a lieto fine. Mi è difficile commentare la decisione di mandare via Spalletti. Lo ritengo un ottimo allenatore, e non cambio idea soltanto perché alla guida dell’Italia non ha incantato. Il problema è che in Nazionale non ha potuto lavorare com’è sempre stato abituato a fare, tutti i giorni al campo, in costante contatto con i giocatori. Alla lunga questo lo ha penalizzato. E poi non è certo stato aiutato dalle scelte dei club che puntano su calciatori stranieri e non valorizzano gli italiani. Dove vai, se i giocatori non li hai?