La squadra di Soncin passa al 70′ con un gran gol della capitana Girelli, ma non riesce a gestire. Nell’ultima gara contro la Spagna basterà comunque un pari o mantenere una differenza reti migliore delle portoghesi
Non è bastato un gol artistico di Cristiana Girelli, di quelli che hanno impreziosito la sua lunga carriera, per consegnare all’Italia in anticipo la qualificazione ai quarti di finale dell’Europeo, già prevedibilmente conquistati dalla Spagna, che nel pomeriggio aveva battuto di misura il Belgio. A questo punto alle azzurre di Soncin serve almeno un pareggio con le campionesse del mondo, venerdì a Berna, per non dipendere dal risultato della gara fra portoghesi e belghe (già eliminate). Finale di girone in fotofinish insomma, come in fotofinish si è decisa la partita di Ginevra: in un primo tempo piuttosto bloccato spiccano la traversa colpita da Salvai e il gol annullato dal Var per fuorigioco a Severini. L’Italia manovra, ma Cantore è regolarmente bloccata da Fatima Pinto, il Portogallo si difende in maniera aggressiva, ma fa fatica a inquadrare la porta e Kika, l’attesa giovane stella del Barcellona rimasta in panchina contro la Spagna, non fa molto per impressionare: un tiro verso la porta e poco più.
europei femminili, italia fermata dal portogallo
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Soncin anche questa volta un po’ a sorpresa ha schierato una formazione identica a quella che aveva battuto il Belgio: identico assetto in difesa, identica coppia d’attacco, con Girelli come sempre generosa, ma resa poco efficace dalla serata opaca (e dalla marcatura portoghese) di Cantore. Nel secondo tempo arrivano i cambi: la prima ad entrare è Cambiaghi, che fa molto lavoro fisico e libera la creatività e la classe della capitana. Però ci vuole un’intuizione della dinamica Greggi, scesa in campo al posto di Giugliano, per far arrivare a Girelli la palla giusta: finta e tiro al limite dell’area, esplosione di gioia delle azzurre che trovano il vantaggio proprio nel momento peggiore, perché Jessica Silva dopo pochi minuti di partita aveva già messo in serie difficoltà la difesa. Sembra fatta, così non è: le portoghesi, che a differenza delle azzurre senza punti si troverebbero già fuori, mostrano tutta la loro tecnica e nonostante qualche giocata un po’ ingenua arrivano al pareggio a un minuto dalla fine del tempo regolare con il difensore Diana Gomes. Per Soncin e le ragazze è una doccia fredda: già avevano scampato il pericolo pochi minuti prima, con un gol di Diana Silva annullato per fuorigioco, esattamente come quello negato all’Italia nel primo tempo. Nel recupero chilometrico, determinato dalla lunga attesa per la decisione del Var, le portoghesi spinte dal pubblico si buttano confusamente in avanti, le azzurre tremano ma resistono e nel finale c’è anche spazio per l’illusione del gol con un guizzo di Bonansea (bello l’abbraccio con l’amica e compagna Girelli al momento della staffetta). Soncin alla vigilia lo aveva detto: il Portogallo non è quello che ha preso cinque gol dalla Spagna. Gli schiaffi in faccia presi nel primo match, purtroppo, hanno liberato le energie della squadra di Neto. E ora all’Italia serve un ultimo, decisivo step.