Stasera la semifinale dell’Europeo tra le azzurre e l’Inghilterra: dalla vittoria di tre anni fa l’Inghilterra guida la crescita del calcio femminile con numeri da record
Quando lo scorso anno Londra ha deciso di ribattezzare le sue linee di Overground, la metropolitana di superficie, con nomi che avessero un significato culturale per la città, nessuno ha avuto dubbi per il tratto che va dalla stazione di Euston allo stadio di Wembley: The Lioness Line. Si, proprio in omaggio alla squadra che stasera sfiderà l’Italia nella semifinale dell’Europeo. Non è stata una conseguenza della vittoria del torneo continentale 2022 nel tempio del calcio inglese, ma scelta figlia dell’impatto che quel trionfo ha avuto sullo sport più popolare del regno: da quel successo, il calcio femminile in Inghilterra è decollato. E le leonesse sono il motore di una crescita impressionante.
esplosione
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Le squadre femminili in Inghilterra sono passate dalle 5632 del 2016-17 alle 12.150 del 2023-24. Il pubblico alla finale di FA Cup a Wembley è passato dai 49mila dell’edizione 2022 a oltre 74mila spettatori in ciascuna delle ultime tre edizioni. La Women’s Super League, il massimo campionato nazionale, è cresciuta del 239% in presenza di pubblico, diventando la più seguita lega femminile del mondo con molte squadre che adesso giocano negli stadi di Premier (l’Everton ha “ereditato” dalla squadra maschile Goodison Park, lo storico impianto dei Toffees) e li riempiono per le partite di cartello. L’attenzione mediatica è cresciuta di conseguenza, come sponsor e costo delle giocatrici: due settimane fa Olivia Smith, passata dal Liverpool all’Arsenal, è diventata la prima donna di sempre valutata oltre 1 milione di sterline (1,15 milioni di euro), nuovo record mondiale.
simbolo
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Al centro di questa rivoluzione ci sono soprattutto le Leonesse. L’attenzione mediatica attorno al campionato femminile inglese è cresciuta dopo l’Europeo e poi di nuovo dopo il Mondiale che l’Inghilterra ha perso in finale con la Spagna. E anche se la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Parigi ha lasciato un piccolo segno nelle presenze negli stadi inglesi, come la prevedibilità di un campionato dominato dal Chelsea, l’interesse attorno alle Leonesse resta altissimo. Lauren James non è solo la sorella del capitano del Chelsea Reece, ma un simbolo che fa pubblicità in tv con Leo Messi e compare nei manifesti che tappezzano Londra. E per stasera i pub in città che mostrano le partite dell’Europeo sono quasi tutti sold out, come i biglietti per i tanti maxischermi che mostrano il torneo all’aperto.
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cambiamento
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Le Leonesse sono il simbolo di questo cambiamento, sono diventate role model per un’intera generazione di calciatrici che adesso non sogna più di diventare come Beckham, ma come James, Alessia Russo, Lucy Bronze. E che nelle Leonesse vede dei simboli capaci di portare messaggi di inclusività come al calcio al maschile non riesce, come la battaglia contro il razzismo che le giocatrici hanno deciso di portare avanti anche contro le azzurre, pur abbandonando l’idea di inginocchiarsi prima del fischio d’inizio. È contro questa rivoluzione che l’Italia gioca stasera a Ginevra: la nazionale di Sarina Wiegman non va a caccia solo di una vittoria per tornare in finale e difendere il titolo di tre anni fa, ma di un altro momento con cui continuare la sua rivoluzione culturale che ha cambiato il modo in cui in Inghilterra lo sport femminile viene visto, supportato e applaudito. Uno che sta lasciando un segno indelebile in tutta la società inglese, non solo nel suo sport più popolare.
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