Inter, turnover col Feyenoord in vista dell’Atalanta: Lautaro e Calhanoglu a riposo

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Inzaghi calibra la formazione tra la Champions e la gara di Bergamo: riposo probabile per due big considerando il 2-0 conquistato a Rotterdam. Domani la gara stagionale numero 42, la 18ª solo nel 2025

Davide Stoppini

Giornalista

Non è peccato fare calcoli. Anzi, è doveroso. Simone Inzaghi dirà di no, oggi in conferenza stampa. Dirà che c’è da stare attenti perché il Feyenoord è più fresco e riposato e ha giocatori imprevedibili. E lo ripeterà anche alla squadra, nella riunione video per preparare il ritorno di domani in Champions. Tutto giusto, nessun errore. Ma questo non significa che la formazione di domani sera non sarà pensata e schierata anche ragionando sui giocatori impiegati sabato col Monza e su quella da piazzare domenica a Bergamo contro l’Atalanta. Non c’è dubbio che tra i due impegni -vuoi per il valore dell’avversario, vuoi per lo 0-2 accumulato all’andata in Olanda- il match più difficile sia quello contro Gasperini. Ecco perché, discorso portiere a parte che affrontiamo in un altro pezzo, almeno metà squadra tra domani e domenica sarà diversa, ragionando sui titolari. 

Toro (mai) seduto

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Il discorso vale soprattutto per Lautaro e Calhanoglu. L’argentino sta bene, quello accusato nel finale contro il Monza era un semplice affaticamento accusato durante un ripiegamento difensivo. Va considerato a disposizione per domani, ma nella logica delle alternanze ci sta che sia lui a partire fuori domani sera, magari lasciando spazio dall’inizio a Thuram. Così facendo, il tecnico avrebbe dosato le energie della ThuLa facendo disputare dall’inizio ai due attaccanti solo una delle due partite in calendario tra Rotterdam e Bergamo. E sì che Lautaro ha bisogno di un po’ di riposo. Il dato del Toro è impressionante: delle 17 partite ufficiali giocate dall’Inter nel 2025, il capitano ne ha giocate dall’inizio 16, saltando solo il quarto di Coppa Italia contro la Lazio. Thuram, viceversa, contro il Monza -pur sbagliando negli episodi- è sembrato in crescita di condizione rispetto a Napoli e pure rispetto alla gara di Rotterdam, dove comunque era stato decisivo con un gol per la vittoria. Con lui, domani sera, dovrebbe far coppia Taremi. 

Hakan decide

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Con Calhanoglu Inzaghi sta usando più o meno lo stesso metro. I risultati si vedono: fuori a Rotterdam, dentro col Monza, domani lascerà con ogni probabilità nuovamente il posto ad Asllani. Inzaghi lo vuole al top a Bergamo. In generale, lo vuole al massimo per gli ultimi due mesi e mezzo tra campionato e coppe, cosa che raramente è accaduta lungo questa stagione. Calha sposta, banale anche sottolinearlo. Il turco porta in dote gol e personalità che nessun altro nel suo ruolo ha dimostrato, né Asllani né Zielinski quando è stato impiegato lì. È imprescindibile per le ambizioni da Triplete che tutto il gruppo Inter cova: se Inzaghi ha “giocato” prima con il tre e poi con quattro, parlando degli obiettivi, non si può dire lo stesso dei giocatori. Nessuno si nasconde, pubblicamente o privatamente. Certo che l’Atalanta vista ieri sera a Torino diventa un ostacolo duro da superare. Lo scudetto è una corsa a tre e Bergamo è uno snodo cruciale per l’Inter. Ecco perché domani a centrocampo potrebbe risposare anche Barella, peraltro pure diffidato in Champions. Non potrà fare lo stesso Mkhitaryan, complice l’infortunio di Zielinski. Inzaghi ragiona con il calendario alla mano. La gestione del turnover è sempre stato il punto forte della stagione nerazzurra, come pure i minutaggi risparmiati a partita in corso. La prossima sosta consentirà a Inzaghi di ritrovare tutti, Zielinski a parte. Fondamentale allora sarebbe oltrepassare al meglio l’Atalanta, perché darebbe ulteriore slancio anche in campionato per gestire un mese di aprile pieno di impegni. 

Ogni 3,6 giorni

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L’Inter sta correndo senza soluzione di sosta. Domani disputerà la gara stagionale numero 42, la 18ª solo nel 2025: di fatto, come aver giocato dal 2 gennaio in avanti – semifinale di Supercoppa a Riad – una partita ogni 3,6 giorni. La sosta è davvero una boccata d’ossigeno, anche l’occasione per svolgere un lavoro atletico ad hoc almeno nella seconda settimana, considerato che nella prima molti saranno in nazionale. Ma in fondo, non c’è altra via se si vuole rincorrere il sogno. Ieri Napoli e Atalanta hanno replicato all’Inter. Ma Inzaghi ha la testa dura. E come lui, uno spogliatoio fortemente convinto di arrivare in fondo a braccia alzate.



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