Il tecnico punta sui nuovi per la prima col Monterrey. Calha salterà l’esordio e libera un posto per il croato
Il Mondiale per club dell’Inter si accenderà al Rose Bowl di Pasadena, un monumento da 92.500 posti a sedere che venne costruito 103 anni fa per ospitare il Rose Bowl Game, grande classico del football americano universitario. E allora diciamolo pure: per Petar Sucic e Luis Henrique, le due matricole che aspirano alla laurea breve in nerazzurro, non potrebbe esserci contesto migliore per rompere il ghiaccio. Dentro subito, dentro da titolari, già al debutto contro i messicani del Monterrey nella notte italiana del 18 giugno: non è una suggestione, è molto di più.
Sul primo volo
—
È l’idea alla quale lavora Cristian Chivu. Un po’ per avviare il nuovo corso nerazzurro con una ventata di aria fresca, un po’ per necessità, visto lo stato di forma non proprio scintillante dei titolarissimi, spremuti da una stagione infinita e dagli impegni in nazionale. Per questo il nuovo allenatore dell’Inter si è dato un obiettivo: accelerare l’inserimento dei due rinforzi testandoli direttamente sul campo, ad altissimo livello. Entrambi saliranno sull’aereo che questa mattina decollerà da Malpensa per Los Angeles, per poi connettersi alla squadra nel quartier generale dell’Ucla Training Centre: Luis Henrique ha avuto giusto il tempo di allenarsi una prima volta con i nuovi compagni ad Appiano, ieri mattina; Sucic, in campo lunedì sera con la sua Croazia, comincerà a sudare in nerazzurro direttamente negli Usa. Dettagli, perché la sostanza resta la stessa sia per il croato che per il brasiliano: per un corso accelerato di Inter c’è tempo fino a martedì prossimo, poi si inizierà a fare sul serio.
Calha out: occasione
—
Sucic proverà a farsi spazio tra i giganti del centrocampo, impresa tutt’altro che facile come dimostra l’esperienza di Frattesi. Il cambio in panchina, però, potrà aiutare il 21enne croato acquistato dalla Dinamo Zagabria: le gerarchie granitiche di Inzaghi potranno essere riviste, o quantomeno ammorbidite dalla gestione di Chivu. Un allenatore peraltro capace di tirare fuori il meglio dai giovani talenti a disposizione, come ricordano proprio in casa nerazzurra e come sanno bene a Parma. Per Sucic, poi, parlano le ultimissime prestazioni con la Croazia: nel 5-1 dell’altra sera alla Repubblica Ceca, il neointerista ha fatto coppia con Modric incantando tifosi e addetti ai lavori. E così, se all’Inter sono convinti di aver messo le mani su un potenziale campione, in Croazia fanno già i conti con la storia: per la stampa del suo Paese è proprio Sucic, definito “il tipo di calciatore che i migliori esperti disegnerebbero in laboratorio se dovessero creare il centrocampista ideale”, l’erede del Pallone d’oro 2018. I prossimi derby della Madonnina si arricchiranno di un fascino particolare con la sfida nella sfida tra Modric, milanista in pectore, e Petar l’interista. Il presente però si chiama Mondiale per club, e Sucic si prepara a un debutto da protagonista anche grazie all’”assist” servito da Calhanoglu: il turco, che deve recuperare dal problema fisico che lo ha messo ko nella finale di Champions, salterà con ogni probabilità l’esordio di Pasadena con il Monterrey per poi rientrare nella seconda partita del girone, il 21 giugno contro i giapponesi degli Urawa Red Diamonds (più lunghi i tempi di recupero dell’altro infortunato Bisseck, che spera nella terza gara, la notte del 26 contro il River). In mezzo si aprirà un buco che Chivu potrà colmare con Barella riadattato play e Sucic e Mkhitaryan mezze ali. O con Asllani al posto di Calha: Sucic potrebbe trovare comunque spazio, in alternativa a uno tra Barella e Mkhitaryan.
Fantacampionato Mondiale per Club è qui! Gioca al primo fantasy game dedicato alla Club World Cup!
doppio luis
—
Luis Henrique è un destro che sfreccia (e segna) a destra, proprio come Dumfries del quale sembra il perfetto alter ego, ma all’occorrenza può muoversi sulla corsia opposta. E allora occhio a quello che succederà nei prossimi giorni sulla fascia sinistra: hai visto mai che tra un Dimarco mai così giù fisicamente come in questo periodo e un Carlos Augusto che potrà tornare utile anche da vice Bastoni, non la spunti proprio il brasiliano venuto da Marsiglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA