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Inter su Gudmundsson: la strategia per superare la Juve

March 19, 2024 | by allcalcio.it

Inter su Gudmundsson: la strategia per superare la Juve


Per l’anno prossimo solo Taremi in avanti non basta: la mossa nerazzurra per guadagnare posizioni su uno dei pezzi pregiati della Serie A

Giornalista

C’ è del genio in Albert e vien da sé, visto il nome. Vien da sé pure che l’Inter lo abbia messo in prima fila per il post seconda stella. Gudmundsson ha nel destino Milano, il bisnonno giocò in rossonero nel secondo Dopoguerra. Settantacinque anni dopo, c’è il nero e l’azzurro ad aspettare un islandese tutto fantasia. E no, qui non è una fantasia: i dirigenti nerazzurri seguono da vicino la situazione dell’attaccante del Genoa, tanto da aver mosso già qualche passo per portarlo a San Siro la prossima stagione.

CONCORRENZA

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Un po’ più di un sondaggio, ma una mossa chiara per iscriversi alla corsa. L’Inter si è informata, è al corrente di tutto che quel che rota intorno a Gudmundsson. Sa che a fine stagione le strade dell’islandese e del Genoa si separeranno. Sa pure che non sarà facile scendere sotto una valutazione – minima – di 30 milioni per l’attaccante. E sa, perché questo racconta il mercato, che sul giocatore hanno preso informazioni la Juventus in Italia e almeno un paio di club della Premier League, tra cui quel Tottenham che già a gennaio ha acquistato dal Genoa il difensore Dragusin. La concorrenza è numerosa e anche ben attrezzata. Ma l’Inter non si è spaventata. Non è scappata a fronte di numeri comunque altissimi. L’obiettivo è guadagnare la prima fila nelle prossime settimane, magari con un nuovo incontro, prima con l’entourage del giocatore e poi con lo stesso Genoa. L’idea potrebbe essere quella di costruire un’operazione alla Frattesi, ovvero un prestito oneroso con obbligo di riscatto sulla stagione successiva. L’Inter non ha paura di affrontare, con la formula giusta, anche un investimento importante. In fondo così è stato proprio per Frattesi, pur di fronte a un giocatore che non è stato praticamente mai un titolare di Inzaghi in questa stagione. Ma era un colpo per l’oggi e per il domani. Proprio quel che sarebbe Gudmundsson, classe 1997 come Thuram e Lautaro.

ESIGENZA

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La pista va seguita, gli sviluppi sono attesi. Perché l’Inter ha deciso che non può bastare Taremi per rinforzare l’attacco. E questo non certo per le qualità dell’iraniano del Porto, che sono indiscutibili. Ma perché il club nerazzurro – per sua fortuna – andrà incontro a una stagione in cui si potranno giocare in linea teorica oltre 70 partite. Quest’anno, per intendersi, la truppa nerazzurra si fermerà a 49. Eppure sono emersi chiari, seppur a fasi alterne, i limiti del reparto offensivo. E se da una parte è vero che il rendimento di Lautaro e Thuram è stato a lungo inarrivabile, è altrettanto vero che né Sanchez né Arnautovic per motivi diversi hanno dato le garanzie necessarie. L’austriaco ha pagato dazio anche dal punto di vista fisico ed è un elemento da tenere in considerazione anche in prospettiva. Sanchez invece solo in alcuni momenti si è calato nel ruolo di riserva, dando a Inzaghi il contributo che il tecnico si aspettava. Poi, ovviamente, Inzaghi ha sempre difeso i due, per la verità mai sopra le righe dal punto di vista comportamentale. Ma è tecnicamente che vanno fatti i ragionamenti.

PROFILO

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Peraltro, il “problema” è emerso chiaro nelle ultime settimane. Soprattutto a Madrid: all’infortunio di Arnautovic si è sommato lo scarso momento di forma di Thuram e anche un appannamento dal punto di vista fisico di Lautaro. Legittimo, visto che la ThuLa ha di fatto trascinato l’Inter per tutta la stagione. Se il club nerazzurro deve immaginare una crescita la prossima stagione, è soprattutto qui che è giusto intervenire. Gudmundsson è il profilo individuato. Non l’unico, evidentemente, perché il direttore sportivo Ausilio sta scandagliando il mercato europeo e non solo. Ma è il preferito, ad oggi, anche per caratteristiche tecniche. L’islandese salta l’uomo, ha 1,41 dribbling riusciti di media a partita: è una dote non comune nella rosa nerazzurra, Sanchez – appunto – è uno dei pochi a tentare la giocata in questo senso. In passato il tentativo è stato fatto con Correa, ma il risultato è stato praticamente disastroso. Con Taremi e Gudmundsson l’Inter avrebbe allora davvero un reparto completo, oltre che vario per tipologia di giocatori. E un attacco che garantirebbe una certa serenità anche a Inzaghi, senza tremare all’idea di un infortunio o un calo di forma di Lautaro e Thuram. In fondo, l’obiettivo dichiarato del club nerazzurro è quello di far coesistere l’ambizione di vittoria in Italia con un cammino lungo in Champions. Quest’anno l’ingresso nel G8 è fallito. Non è fallita la voglia di riprovarci. E l’Inter sta studiando come riuscirci.





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