Inter-Roma, le probabili formazioni: Arnautovic dal 1′. Dovbyk favorito

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Inzaghi ancora senza Thuram, al posto di Mkhitaryan squalificato c’è Frattesi. Per Ranier ballottaggio in attacco

Alle 15 la corsa scudetto dell’Inter incrocia uno degli ostacoli più complicati, la Roma che insegue l’Europa. Vediamo le ultime dai campi e le probabili formazioni delle due squadre. Inzaghi, ancora senza Thuram, non fa nessun calcolo: tocca ai migliori. In attacco accanto a Lautaro dovrebbe esserci Arnautovic e in panchina torna Zielinski. Per Ranieri, alla sua ultima alla Scala, Dovbyk è favorito su Shomurodov.

qui inter

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(Filippo Conticello) La squadra migliore possibile nel momento più complesso possibile. L’Inter ieri si è fermata in ritiro ad Appiano per preparare la sfida di oggi alle 15 contro la Roma, piazzata giusta dopo i due cazzotti duri presi tra campionato (Bologna) e Coppa Italia (Milan), ma il pensiero non poteva che volare oltre, vero la Catalogna. Il percorso dei nerazzurri ha smesso di essere triplo, ma è pur sempre doppio: Serie A e Champions corrono parallelamente, anzi le due competizioni si contaminano. Non a caso, mentre approfondiva dopo cena i segreti della squadra di Ranieri, lo staff di Inzaghi divorava con la stessa attenzione la finale di Coppa del Re tra Barcellona e Real Madrid: il fatto che non sia finita ai tempi regolamentari non è certo dispiaciuto, anche perché i nerazzurri hanno pur sempre un giorno di riposo in meno rispetto ai blaugrana. Prima, però, c’è da ritrovare la rotta in campionato e ancora senza Marcus Thuram, l’ultimo assente della compagnia: il francese ieri ha continuato a lavorare a parte, ma ha leggermente alzato i giri del motore. Basta per aumentare la fiducia in vista della Champions: dovrebbe essere convocato e poi si deciderà come impiegarlo, anche se va da sé che per Inzaghi Marcus sia altamente strategico. Contro i giallorossi Thuram continuerà a soffrire di solitudine senza il suo gemello, ma cambierà partner rispetto al derby: l’altro titolare d’attacco dovrebbe essere Marko Arnautovic.

A lucido

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Per il resto, Inzaghi tirerà a lucido la sua Inter, proponendo una formazione il più possibile vicina a quella titolare, compatibilmente all’assenza del numero 9 e ai due squalificati dopo la battaglia persa al Dall’Ara. Senza Bastoni e Mkhitaryan, i loro posti nel ruolo di centrale mancino di difesa e di mezzala sinistra saranno occupati da Carlos Augusto e Frattesi. Accanto al brasiliano, per completare il reparto davanti a Sommer, gli altri due titolarissimi: Pavard più Acerbi. In mezzo, invece, ecco gli altri due terzi del solito centrocampo di Inzaghi: Calhanoglu in mezzo e Barella alla sua destra. Per un’ultima volta il ruolo di esterno destro sarà ricoperto da Darmian, spremutissimo nel periodo senza Dumfries: l’olandese è, però, tornato (e con lui anche Zielinski, importantissimo cambio in mezzo) ed è pronto a giocare una mezzoretta. Gli servirà per presentarsi al meglio contro il Barcellona, in cui la sua forza fisica servirà in un duello per cuori forti.

Qui Roma

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(Andrea Pugliese) Sarà la sua ultima alla Scala del calcio, esattamente la 37a volta da avversario, considerando che qui ci è venuto a giocare 19 volte contro l’Inter e 17 contro il Milan (anche se una sulla panchina dell’Inter). Insomma, stasera Claudio Ranieri probabilmente si emozionerà anche, ricordando tutte le volte che ha messo piede in uno dei tempi europei del calcio. Ma ci sarà poco spazio per i ricordi e le lacrime (qualcuna magari gli scenderà anche giù…) perché la Roma ha bisogno di fare risultato per inseguire ancora l’Europa. E magari anche vincere, risultato che cambierebbe – e di molto – anche le prospettive del finale di stagione dei giallorossi. Del resto, quella di stasera sarà la 35a volta che Ranieri affronta l’Inter (la squadra con cui ha incrociato maggiormente i destini) e la sua ultima vittoria in casa dei nerazzurri risale addirittura a 15 anni fa, il 22 marzo 2008, quando passò per 2-1 alla guida della Juventus.

le mosse

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Ranieri sta pensando di mettere su una Roma più da battaglia, con un centrocampo più folto – a tre – che possa contrastare quello fortissimo dell’Inter. Così l’idea provata anche in settimana è quella di piazzare Cristante e Koné a fare le mezzali, al fianco di Paredes, deputato in regia e a cui Ranieri affiderà il compito di cercare di verticalizzare il prima possibile, per ribaltare l’azione e cogliere di sorpresa la squadra di Simone Inzaghi. A Koné, invece, verrà chiesto di prendersi cura di Frattesi, provando a limitarne gli inserimenti offensivi. Insomma, la Roma la partita la sta studiando soprattutto in mezzo, consapevole che lì è la zona del campo dove l’Inter può fare davvero la differenza. Ranieri però qualche dubbio se lo porta appresso e lo scioglierà solo oggi, come al solito, durante la riunione tecnica pre-partita. Quello più grande è legato chiaramente alla punta, dove Dovbyk è ancora in vantaggio su Shomurodov, ma non è ancora certo di scendere in campo. L’ucraino è più predisposto a far salire la squadra, soprattutto nel caso la Roma debba alzare la palla per uscire dal pressing nerazzurro. Le prestazioni di Artem però non hanno mai convinto fino in fondo l’allenatore giallorosso, che invece in Shomurodov apprezza dedizione e sacrificio. Insomma, l’uzbeko alla fine potrebbe anche avere una chance, chissà. L’altro dubbio è invece legato proprio al modulo, perché se alla fine Ranieri dovesse abbandonare l’idea di schierare un centrocampo a tre, allora i trequartisti sarebbero due e accanto a Soulé potrebbe giocare uno tra Pellegrini ed El Shaarawy (con Baldanzi più dietro nel borsino delle scelte). Certa invece la composizione del terzetto del reparto difensivo e la coppia per le fasce, con Saelemaekers a presidiare quella destra e Angelino quella sinistra.



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