Inter, piano Lookman: le cessioni di Stankovic, Asllani e…

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Si comincia con Stankovic al Bruges per 10 milioni, poi toccherà a Seba Esposito, Taremi e Asllani…

Marco Fallisi

Giornalista

Tra l’Inter e Ademola Lookman balla uno Stankovic. Non è un’equazione, ma l’immagine rende l’idea di quello che le cessioni in casa nerazzurra potranno generare da qui ai prossimi giorni: i margini di manovra del presidente Beppe Marotta e del ds Piero Ausilio per l’affare dell’estate non sono strettamente legati al denaro che arriverà nelle casse del club dalle partenze ma insomma, gli addii del figlio d’arte e degli altri giocatori in uscita possono dare una spinta. E produrre magari l’accelerazione che servirà per uscire dallo stallo nel quale Inter e Atalanta sono come cristallizzate dopo la prima offerta per l’attaccante nigeriano della Dea. 

La situazione

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Da viale della Liberazione è infatti partita una prima proposta da 40 milioni, che a Bergamo hanno rispedito al mittente chiedendone 50: è il gioco delle parti, impensabile che l’affare possa chiudersi già ai nastri di partenza. Servirà di più, non solo il pressing di Lookman che spinge con il suo club dopo aver raggiunto l’intesa con l’Inter per un contratto da 4,5 milioni a stagione fino al 2030 e aver rifiutato una proposta più ricca arrivata da Napoli. Servirà di più e l’Inter, se si tratterà di ritoccare la parte fissa dell’offerta di 2-3 milioni, non si tirerà indietro. Le operazioni in uscita, intanto, aiuteranno il club a muoversi con più forza e denari nelle casse, anche in vista degli obiettivi che per adesso sono finiti in secondo piano, vedi Leoni: l’Inter resta assolutamente in corsa ed è pronta a muoversi qualora qualche altro club dovesse farsi avanti per il difensore del Parma. 

In uscita

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Aleksandar Stankovic, che da ieri è di fatto un giocatore del Bruges, ha prodotto un ingresso di 10 milioni e tutto è andato come voleva l’Inter: i nerazzurri potranno riacquistarlo per 23 milioni nel 2026 e per 25 nel 2027, mentre si sono riservati il 10% della futura rivendita. La cessione di Taremi potrà fruttare almeno altri 8 milioni (l’iraniano piace soprattutto in Premier, con Leeds, Fulham e West Ham in prima fila), quelle di Sebastiano Esposito e Buchanan 15 milioni complessivi, mentre Asllani da solo potrebbe aggiungere, nei piani dell’Inter, tra i 18 e i 20 milioni al portafogli. La valutazione è importante e ha scoraggiato fin qui i club di Serie A interessati, come la Fiorentina. Il discorso cambierebbe se Asllani accettasse un trasferimento all’estero ma l’albanese finora resta arroccato sulla propria posizione: dopo il no al Betis, ha chiarito che intende restare a giocare in Italia. Il braccio di ferro andrà è destinato a proseguire, perché l’Inter non ha intenzione di “svendere” un giocatore sul quale ha investito 14 milioni e che è comunque cresciuto accumulando esperienza ad alto livello in nerazzurro. A proposito di crescita decisa, invece, un discorso a parte lo merita Yann Bisseck, arrivato da semisconosciuto per 7 milioni e oggi gioiello del salotto interista: la sua permanenza non è in discussione, a meno che non si materializzino offerte monstre.



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