Marotta pronto a toccare quota 43 milioni di parte fissa, ma la partita si gioca sui bonus. Il sì di Oaktree all’investimento “diverso”
Corona che porta ricchezza: questo, nella lingua yoruba, vuol dire il nome Ademola. Chissà se il presidente Beppe Marotta lo sapeva, quando ieri ha spiegato il motivo dell’eccezione Lookman, della ‘deroga’ Oaktree a un investimento per un calciatore che va per i 28 anni. “Con 11 talenti giovani non si vince – ha detto il presidente -. Accanto al talento ci vuole esperienza. Lookman certamente non è un profilo rivendibile per la sua età. Ma il vantaggio che ci può dare è la sua qualità e il fatto che un buon giocatore trasmette concetti importanti ai ragazzi e fa crescere anche il valore dei più giovani”. Crescita del valore, ricchezza dunque. E allora, tutto su Lookman. Tutto al punto che stamattina, approfittando del Consiglio di Lega, Marotta presenterà all’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, una nuova offerta per l’attaccante nigeriano. “Sì, questa è la settimana decisiva – ha detto ancora Marotta -. Penso che in 2-3 giorni arriveremo a conclusione di un confronto tra Inter e Atalanta. Se ci saranno le condizioni, attiveremo una negoziazione completa e forse arriveremo a conclusione. Altrimenti ci saranno scelte differenti”.
La situazione
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Ma non è questo il momento di pensare davvero a orientamenti diversi. Perché il senso delle parole di Marotta non era quello di un ultimatum nella trattativa, piuttosto rispondeva alla voglia di mettersi in casa un giocatore considerato centrale, sia in termini di entusiasmo sia sul piano strettamente tecnico per il progetto tattico che ha in mente Chivu. L’Inter non sta pensando a un piano B, c’è solo Lookman. E infatti oggi Marotta sfonderà la famosa offerta dei 40 milioni e si avvicinerà ai 50 chiesti dall’Atalanta. L’Inter vorrebbe farlo solo attraverso dei bonus, magari includendone alcuni praticamente automatici. Non basterà. E dunque è verosimile che oggi la proposta nerazzurra si attesterà a quota 43 milioni di parte fissa, con l’aggiunta di altri 2-3 di parte variabile. La partita, pardon, al trattativa si giocherà probabilmente sull’entità e sulla natura dei bonus: il dialogo è aperto, c’è la sensazione forte da parte dell’Inter che in un modo o nell’altro la via giusta per arrivare alle firme si troverà. Magari anche andando oltre la giornata di oggi, considerando che se da una parte c’è la fretta e la voglia di annunciare il nigeriano, dall’altra c’è anche la consapevolezza che Lookman è attualmente infortunato e dunque non potrebbe comunque scendere in campo da subito con Chivu. Insomma: la chiusura è nell’aria. Non sembra una salita insormontabile. Anche per via del colloquio della scorsa settimana avvenuto tra Marotta e Percassi, di fatto il primo segnale di disgelo, passaggio propedeutico al rialzo annunciato di oggi.
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Accordo
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L’Inter si muove forte dell’accordo raggiunto ormai da settimane con Lookman e i suoi agenti: 4,5 milioni di euro netti a stagione (più bonus) fino al 2030. Accordo al quale il nigeriano ha sempre mantenuto fede, ribadendo alla proprietà dell’Atalanta e anche al tecnico Juric la sua volontà di lasciare Bergamo e raggiungere i nerazzurri di Milano. È una corrispondenza d’amorosi sensi: da un lato Ademola che non si vede che interista, dall’altro Marotta e Ausilio che hanno messo in stand by qualsiasi altra trattativa di mercato pur di arrivare all’attaccante. Anche virando nella strategia, una volta capito fino in fondo che l’addio di Calhanoglu non si sarebbe concretizzato e che dunque per svoltare sarebbe servito altro, che sarebbe stato possibile investire i fondi in un’altra zona del campo smettendo di pensare a Ederson. Marotta ha ricordato come sul nome di Lookman ci sia massima sintonia con Chivu: “Con l’allenatore abbiamo condiviso la ricerca di calciatori che abbiano una certa duttilità e che diano a lui la possibilità di giocare con più schemi”. A quel punto non è stato difficile, per Marotta e per il d.s. Ausilio, convincere la proprietà dell’importanza di un investimento forte: Oaktree ha dato il via libera a un’operazione che farà sfondare ai nerazzurri quota 100 milioni spesi sul mercato. L’obiettivo è chiaro e va bene a tutti. Marotta l’ha certificato: “È inutile nascondersi dietro frasi gratuite come ‘vogliamo arrivare tra le prime quattro’. Noi siamo l’Inter. E siamo abituati a essere chiari, vogliamo vincere”. Con Lookman.
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