Inter, Leoni e De Winter: il confronto

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Il belga costa sui 25-30 milioni e vanta caratteristiche più offensive, mentre l’azzurro ha 18 anni ed è considerato il centrale del futuro. Su di lui c’è anche il Milan

Francesco Pietrella

Giornalista

Un soffio di porpora sopra la metà campo e dozzine di pennellate lungo il centro destra. Le heatmap di De Winter e Leoni sono simili, ma i due si somigliano poco. Il primo è un vecchio terzino stabilizzato come difensore di impostazione, mentre il secondo, diciottenne di un metro e 95, è un marcatore d’assalto che predilige tackle e contrasti. Sono entrambi nel mirino dell’Inter, ma a prezzi e condizioni diverse. Il Genoa valuta il belga intorno ai 30 milioni, il Parma ne pretende almeno 40 per l’azzurro (su cui c’è anche il Milan). KDW è nella lista di diversi club, ma l’Inter potrebbe provare a inserire Carboni nell’affare.

il confronto

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L’arma di De Winter è la duttilità: negli ultimi due anni, prima con Gilardino e poi con Vieira, ha giocato da centrale difensivo di una difesa a quattro, da esterno di una difesa a tre e da terzino destro. Il bilancio dice 57 presenze e tre gol nelle ultime due stagioni. Il minutaggio dell’annata 2024-25 – viziata da un infortunio muscolare che l’ha tenuto fuori gioco per dieci partite – è di 2133 minuti. Leoni ha chiuso con i 1205, ma con un paio di differenze. La prima: era alla prima annata in A tra i 17 e i 18 anni. La seconda: ha giocato con continuità solo nelle ultime 15 partite. Chivu l’ha preso dalla panchina e l’ha schierato dall’inizio in otto occasioni su 13.

numeri e statistiche

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De Winter spicca per dati offensivi: 34 tocchi nell’area di rigore avversaria contro i 5 di Leoni. Centocinque contro 27 nella trequarti offensiva. La statistica è influenzata dai minuti giocati, ma l’indole del belga è quella di spingersi in avanti. Contro l’Atalanta ad esempio, libero dalla marcatura, DW ha preso il pallone, ha saltato l’uomo e ha iniziato l’azione. Leoni, in uno scenario simile, ha preferito appoggia la sfera a un compagno più libero. Questione di gioco, anche: Chivu ha salvato il Parma proponendo un blocco molto basso e aggiustando la difesa. Vieira ha prodotto un filo di più. I dati difensivi relativi agli intercetti, ai tackle e ai palloni rubati – in relazione ai minuti giocati – pendono dalla parte di Leoni, che ha una media di due palle recuperate a partita (DW è a 4). Il belga ha vinto 125 duelli, l’azzurro 45. Per quanto riguarda i duelli aerei sono 74 a 17. Koni è uno dei centrali difensivi della Serie A con la media più alta in rapporto ai minuti giocati. Il primo è Diego Coppola del Verona, appena preso dal Brighton. Nell’Inter sarebbero entrambi utili come centrali difensivi o come esterni nella linea a tre. Marotta stravede per Leoni, nato a Roma e cresciuto a Padova, ma le vie del mercato impongono anche delle alternative. Koni è una di queste.



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