Nella settimana chiave della stagione il tecnico nerazzurro deve attingere a tutte le risorse che la sua rosa offre: tra dubbi e certezze, cosa cambierà tra le due partite
Dice Simone Inzaghi che ora più che mai bisogna essere bravi a recuperare energie. E allora, il giorno di riposo concesso ieri alla squadra è solo la fase uno dell’operazione: la seconda andrà entrerà nel vivo domani sera, quando a San Siro arriverà la Lazio. In palio c’è un posto in semifinale di Coppa Italia contro il Milan, ma l’Inter dovrà gestirsi per presentarsi allo scontro scudetto di sabato a Napoli nelle migliori condizioni possibili: Inzaghi ruoterà, e non poco, con cambi in tutti i reparti. Il che non significa snobbare quella Coppa che per due volte su tre, da quando c’è Simone alla guida, è finita sulla bacheca nerazzurra: l’Inter semmai continuerà a seguire lo spartito che l’ha condotta lì dove voleva stare, in corsa per tutto. “Se rientrano tutti siamo doppi nei ruoli”, ha detto Inzaghi: non ci siamo ancora — out ci sono Sommer, Thuram (che lavora per Napoli) e poi Di Gennaro, Carlos Augusto e Correa, tutti e tre indisponibili anche per la trasferta del Maradona —ma la profondità della rosa consente comunque un turnover corposo.
dubbio frattesi
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In difesa ad esempio, dove l’emergenza è finalmente alle spalle, e dove domani De Vrij potrà riprendere il comando del trio davanti a Martinez dopo tre partite iniziate in panchina: Acerbi rifiaterà per Napoli. Probabile anche l’inserimento di Bisseck al posto di Bastoni: “Lui, Barella e Dimarco sono tra quelli che hanno giocato di più, Nazionale inclusa”, ha spiegato Inzaghi, che se potrà darà respiro a tutti e tre. A sinistra toccherà a Zalewski, ma in mezzo occorrerà aspettare l’allenamento di oggi: se Frattesi avrà recuperato dal fastidio dell’altro giorno giocherà, diversamente Barella è a rischio straordinari. Zielinski potrà fare riposare Mkhitaryan mentre Calhanoglu potrebbe fare il percorso inverso: dalla panchina col Genoa al ritorno dal 1’ con la Lazio. In avanti Inzaghi ragiona sulla coppia Arnautovic-Taremi anche se, con un Lautaro così…