Ore decisive (e di riflessioni) in casa Inter. Come riferito da Bloomerg, l’accordo tra il Gruppo Suning di Steven Zhang e il fondo americano Pimco è alle battute finali ma c’è il rischio di non arrivare a una decisione dopo lunghe trattative: le due parti stanno faticando a raggiungere un accordo sul nuovo finanziamento per rifinanziare il prestito obbligazionario di collocamento privato di circa 375 milioni di euro contratto da Suning con un altro fondo, l’americano Oaktree. Il tempo stringe, perché la scadenza del debito è prevista per lunedì 20 maggio. Oaktree avrebbe dunque la concreta possibilità di diventare il nuovo proprietario del club nerazzurro. Uno scenario del tutto differente rispetto a qualche settimana fa, quando l’accordo tra Zhang e Pimco sembrava ormai certo.
Tutto (o quasi) nelle mani di Oaktree
Oaktree è l’ago della bilancia della questione. Il suo obiettivo è semplice: cercare di sfruttare ogni mezzo per rafforzare la propria posizione negoziale ed ostacolare la chiusura dell’accordo tra Zhang e il nuovo partner, Pimco. La società statunitense vorrebbe continuare un rapporto che garantirebbe loro la possibilità di beneficiare della crescita del valore del club generato dall’espansione commerciale e dal successo sportivo, riferisce Bloomerg. Infatti Oaktree, oltre ad avere in pegno le azioni dell’Inter, si è garantita un 20% del prezzo di cessione della società.
Sempre secondo fonti vicine all’operazione, Oaktree – dopo il finanziamento triennale in scadenza il prossimo 20 maggio – aveva inizialmente proposto a Suning un nuovo finanziamento con scadenza temporale più corta e condizioni economiche meno vantaggiose. Anche per questo motivo, Suning aveva deciso di portare avanti la trattativa con il fondo Pimco che propone una scadenza di due anni e mezzo e un tasso paragonabile a quello del precedente prestito con Oaktree, quindi circa del 12%. Inoltre, una scadenza a lungo termine permetterebbe a Suning di operare e pianificare al meglio sia il lato sportivo sia quello economico.
La percentuale sulla futura rivendita
Quindi, qualora l’accordo tra Suning e Pimco non dovesse concretizzarsi, il fondo californiano riaprirebbe i dialoghi con Zhang proponendo un rifinanziamento con termini temporali molto brevi (meno di un anno). La condizione sarebbe chiara: entro quel periodo Suning dovrà finalizzare la vendita dell’Inter. Così Oaktree potrà mettere le mani sul 20% del prezzo di cessione. Questa clausola di garanzia è un nodo chiave della vicenda: se Pimco dovesse decidere di (ri)entrare in scena con un prestito triennale, Oaktree dovrebbe rinunciare a quel guadagno almeno per i prossimi 72 mesi.
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