I nerazzurri vogliono un mediano difensivo, ma nel reparto c’è troppa abbondanza… Il Galatasaray pensa al difensore francese
Ci sarebbe un’Inter con Ademola, così come disegnata dai dirigenti e immaginata già da Chivu, e ce ne sarebbe un’altra senza le treccine dell’atalantino: avrebbe sfumature differenti, anche se conserverebbe comunque spirito offensivo e verticalità. Questa considerazione suprema guida i nerazzurri, a prescindere dalle eventuali nozze con Lookman: la squadra subirà in ogni caso una trasformazione antropologica, alzerà pressing e giri del motore e, per riuscire nel progetto, servirà comunque un’aggiunta in avanti. La certezza, insomma, è che, in pieno accordo con il tecnico nerazzurro, si interverrà con una nuova punta dalle caratteristiche diverse. Per evitare il rischio di sbilanciare la squadra, potrebbe però essere necessario modificare il centro di gravità. Servirebbe maggiore contenimento nel cuore del reparto rispetto al passato, aggiungendo magari un mediano con marcate caratteristiche di corsa, quelle che i dirigenti nerazzurri (e non soltanto loro) hanno intravisto in Morten Frendrup, 24enne danese e miglior recuperatore di palloni dell’ultima Serie A.
Il tappo “Ziello”
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Un’aspirapolvere così piacerebbe in casa Inter, ma l’asino cade al momento di compilare le liste: per ora ci sono solo posti in piedi nel centrocampo nerazzurro. Per poter pensare di arruolare la stellina del Genoa, non basterebbe certo la semplice uscita di Kristjan Asllani, riluttante ad andare all’estero, ma in ogni caso fuori da questo progetto tecnico: almeno numericamente, il posto dell’albanese in squadra è stato occupato da Petar Sucic, intuizione dei dirigenti nerazzurri, destinato a scalare velocemente le gerarchie nel reparto. Per inserire il mediano utile a far da diga e proteggere così un nascente tris di attaccanti, servirebbe invece la cessione di Piotr Zielinski, che però è tutt’altro che scontata. Il polacco ha deluso nel primo anno, anche per la zavorra di continui guai fisici, e vorrebbe dimostrare di valere ancora quelle altezze, ma c’è soprattutto uno stipendio da 4,5 milioni per altre due stagioni che lo lega a una sedia di Appiano. Il mercato, soprattutto quello arabo, potrebbe però fare il suo imprevedibile corso: già in passato, in epoca napoletana, “Ziello”, come lo chiamano i compagni, è stato a un passo dal trasferirsi a Riad.
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Occhio a Benji
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Come il centrocampo nerazzurro, anche la difesa risponde alla stessa legge: per immettere forze nuove, è necessaria un’altra uscita. E lì dietro, da tempo, Chivu, d’accordo con il presidente Beppe Marotta e con il ds Piero Ausilio, ha dato la sua sentenza: il sacrificabile è il 29enne Benji Pavard, piuttosto che Yann Bisseck, 24 anni ed evidenti possibilità di crescita. Per il francese campione del mondo non è arrivata ancora nessuna offerta concreta sul tavolo, ma qualcosa inizia davvero a muoversi: una prima manifestazione informale di interesse, mediata sempre da intermediari, l’ha fatta il Galatasaray. Il club turco ha già incontrato l’Inter in questa sessione di mercato, ma quell’idea di riportare Hakan Calhanoglu a Istanbul era subito sembrata una bolla di sapone. Se e quanto questo pensiero possa diventare meno gassoso, lo si capirà nei prossimi giorni.
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