Inter, da Bisseck a Thuram: con Inzaghi cresce il valore di tutti i giocatori

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Da quando Simone si è insediato sulla panchina nerazzurra sono cresciute vertiginosamente le valutazioni sul mercato di quasi tutti i calciatori presenti in rosa

Gregorio Spigno

Giornalista

Simone Inzaghi ha tracciato un prima e un dopo. Nell’estate del 2021 si è insediato sulla panchina dell’Inter a seguito del burrascoso addio di Antonio Conte – quando intorno al mondo nerazzurro il cielo era tutt’altro che sereno come oggi – e in un momento complicato è riuscito a non far rimpiangere colui che aveva riportato lo scudetto all’Inter a 11 anni distanza dall’ultimo. Simone ha riportato la calma, in campo e fuori, ottenuto risultati impressionanti, superato record su record. “Nonostante ridimensionamento, tagli, budget, ingaggi…”, come ama sottolineare di recente mostrando i denti, “alla Conte”. E, soprattutto, Inzaghi ha creato valore, trasformando diamanti da grezzi in puri. Ha trovato una squadra, ne restituirà (quando sarà, a suo tempo) un’altra. Dal patrimonio profondamente migliorato. 

singoli

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Prendendo come riferimento le valutazioni del sito specializzato Transfermarkt – che offre un’indicazione e non dati oggettivi – c’è praticamente una squadra intera che attraverso il lavoro di Inzaghi ha migliorato sensibilmente la propria valutazione. Marotta li compra, Simone li valorizza. È stato questo, fin qui, il concetto in poche parole del metodo Inter sul mercato. Alcuni esempi? Onana, arrivato a euro zero e rivenduto un anno dopo a 50 più altri 5 di eventuali bonus al Manchester United; Thuram, stesso discorso anche se ancora in rosa (la clausola è di 85 milioni). Poi quelli che hanno rappresentato esborsi ma hanno comunque migliorato la propria quotazione. In ultimo Bisseck e Carlos Augusto: il tedesco è arrivato per poco più di 7 milioni e oggi ha addosso gli occhi di tutte le grandi d’Europa con una valutazione fra i 30 e i 40 milioni, il brasiliano invece è stato pagato 13 ma oggi ha già triplicato il valore. 

in gruppo

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I casi più clamorosi della squadra nerazzurra attuale, poi, riguardano Dimarco, Bastoni, Barella e Lautaro. L’esterno principe dell’Inter, quando Inzaghi era approdato all’Inter nell’estate del 2021, aveva una quotazione di 18 milioni (sempre su Transfermarkt). Oggi il dato dice 60. Come 60 era il prezzo stilato dagli algoritmi per Bastoni, che oggi è diventato il difensore più costoso al mondo raggiungendo quota 80. Poi c’è Barella, che dai 60 di Conte è migliorato ai 70 di Inzaghi, e Lautaro, che nel 2021 veniva considerato un giocatore da 75 milioni di euro, oggi da 95 con “punte” da 110 un annetto fa. I numeri sono certamente confutabili, ma nella maggior parte dei casi in positivo. Quel che è certo, però, è l’enorme lavoro di Inzaghi fatto in poco meno di 4 anni e quanto quasi tutti i singoli siano migliorati a livello tecnico e di quotazione sul mercato. Per la gioia di Zhang prima e quella di Oaktree adesso, che oltre ai conti migliorati grazie a premi Uefa, scudetto e tutto il resto, oggi potrebbe sfregarsi le mani anche sul mercato. Pure se la necessità di vendere forzatamente un pezzo grosso oggi non esiste più.



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