I nerazzurri pronti ad ascoltare offerte per il regista turco. In caso di addio, sul taccuino c’è Rovella, cresciuto col mito di Sneijder
Pensieri sparsi a Los Angeles, sotto la scritta Hollywood: se il regista lasciasse la sedia sguarnita chi resterebbe a dirigere il film a tinte nerazzurre? L’Inter sta riflettendo su Hakan Calhanoglu dalle stanze della suggestiva Ucla, l’università della California dove ha scelto di piazzare il quartier generale per il Mondiale. Si parla di Galatasaray, di rumors dall’Arabia Saudita e di altri piccoli interessi, ma non è arrivata nessuna offerta. Il prezzo fissato dai piani alti dell’Inter oscilla tra i 35 e i 40 milioni. Una cifra giusta per un trentunenne in scadenza nel 2027.
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Calhanoglu arriva dalla seconda finale di Champions nelle ultime tre stagioni, ha giocato 47 partite, sfornato otto assist e siglato undici gol. Resta una delle colonne d’Ercole dell’Inter, ma la società è pronta ad ascoltare eventuali offerte e a guardarsi attorno. La prima soluzione sarebbe interna. Il vice Hakan è Asllani, ma quand’è stato chiamato in causa ha quasi sempre steccato. Su di lui c’è la Fiorentina, bramosa di regalare a Pioli un regista. La sua permanenza all’Inter è appesa a un filo. L’intenzione è quella di cederlo. Altri: Barella potrebbe giocare da mediano, un ruolo che ha già ricoperto in passato. In Under 21, con Di Biagio allenatore, si divertiva proprio lì: “Lui è nato davanti alla difesa. Voleva tutto e subito, ma ora dà tranquillità nei momenti complicati”. Discorsi diversi per Mkhitaryan, uno di cui Chivu disse “intelligenza pura”, e Sucic, mezzala tutta da scoprire acquistata dalla Dinamo. Difficile possa fare il play. Più facile possa adattarsi Zielinski.
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Sul taccuino, al momento, c’è un nome: è Nicolò Rovella della Lazio. Lotito ha ribadito più volte che il giocatore “non è sul mercato”, Sarri stravede per lui e ha intenzione di costruirci la squadra che verrà, ma ai nerazzurri piace parecchio. Quest’anno ha giocato 44 partite e si è distinto più volte in tutte le competizioni. Rientrare a Milano sarebbe un ritorno a casa: Rovella è nato a Segrate, ha una famiglia interista e ha giocato per diversi nell’Accademia Internazionale legata ai nerazzurri. “Li avevo tutti i miei amici, feci dei provini con Inter e Milan, ma non mi lasciarono andare”. Nicolò ha debuttato in Serie A con la maglia del Genoa proprio contro l’Inter ed è cresciuto col mito di Sneijder: “Avevo la sua maglietta. È stata la prima che ho comprato”. Per la Lazio non si tocca e non è sul mercato. Il contratto firmato due anni fa ha previsto l’inserimento di una clausola di 50 milioni di euro. Un prezzo altino per i nerazzurri. Al momento, Calhanoglu resta il regista dell’Inter. La sedia è occupata.
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