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Inghilterra flop contro la Grecia, a Wembley gli ellenici dedicano la vittoria a Baldock

October 11, 2024 | by allcalcio.it

Inghilterra flop contro la Grecia, a Wembley gli ellenici dedicano


A Londra finisce 2-1 per gli ellenici. Bellingham illude, ma l’eroe della serata è Vangelis Pavlidis. Gol al minuto 93’ e festa in campo in ricordo del giocatore del Panathinaikos




Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

Doveva essere il festival del gol a Wembley, col c.t. dell’Inghilterra Lee Carsley che tira fuori il Guardiola che è in lui e senza l’infortunato Harry Kane si inventa un attacco con Saka, Foden, Bellingham e Gordon più Palmer a supporto. Invece diventa la festa della Grecia, che per la prima volta nella sua storia segna un gol e vince nel mitico stadio di Londra e vince 2-1 il confronto di Nations League, trovando la rete decisivo al minuto 93’ con Vangelis Pavlidis, l’eroe della serata, dopo che Jude Bellingham aveva dato ad una pessima Inghilterra il pari all’87’. I Tre Leoni escono tra i fischi, la Grecia dedica questa sua notte storica a George Baldock, il difensore 31enne trovato morto ieri sera nella sua casa di Atene. Pavlidis dopo l’1-0 si era tolto il lutto dal braccio e lo aveva mostrato a tutti, prima di correre verso la panchina con i compagni per mostrare la maglia numero 2 col nome Baldock scritto sopra.

il flop

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La Grecia ha meritato di vincere: ha segnato cinque volte, anche se solo il secondo e il quinto sono stati convalidati, e non ha mai giocato come una squadra che nella sua storia non aveva mai segnato a Wembley, figuriamoci vincere. Pavlidis è l’eroe, ma la squadra di Jovanovic, che in Nations League ora viaggia con 3 vittorie su tre, ha giocato tutta nettamente meglio di quella di Carsley. Il c.t. ancora ad interim ci ha messo del suo: Bellingham falso 9 e tutti quei creativi alle sue spalle sono stati azzardo che non ha funzionato, mandando in confusione la squadra migliorata leggermente quando dopo un’ora di gioco è entrato Ollie Watkins. Bellingham e Foden hanno finito per pestarsi i piedi, Palmer arretrato accanto a Rice dietro di loro si è perso tra l’istinto di attaccare e la necessità di difendere. Tutte cose su cui riflettere, non solo in vista della partita di domenica in Finlandia ma del futuro. Anche di quello di Carsley, che a settembre aveva conquistato tutti ma che resta un c.t. con un futuro incerto. Il futuro della Grecia invece è più chiaro: domenica ospita l’Irlanda con 3 vittorie su tre fin qui in Nations League e un successo a Wembley da appuntarsi al petto come una medaglia.

le altre

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Nel girone B, oltre a Inghilterra-Grecia, si sono giocate altre tre partite. Al Raiffeisen Arena di Linz i giocatori della nazionale austriaca hanno conquistato tre punti contro il Kazakistan. Un 4-0 netto per Posch e compagni che hanno trovato la porta con grande facilità. A secco però è rimasto il nerazzurro Marko Arnautovic, subentrato al 62esimo. Alla Finlandia non basta la rete di Pohjanpalo al 17′ del primo tempo per vincere contro l’Islanda. L’eroe della serata è Robbie Brady, che prima serve l’assist per il pareggio a Scales, e poi segna la rete della vittoria a tempo quasi scaduto. Nella sfida tra Norvegia e Slovenia a salire in cattedra è il solito Erling Haaland con una doppietta nella sfida vinta per 3-0. Con questi due gol l’attaccante del Manchester City sale a quota 34 in 36 presenze e scrive un altro record: è il miglior marcatore di sempre nella storia della nazionale norvegese. Nel Girone C la Macedonia del Nord a Riga travolge la Lettonia per 3-0. A chiudere una partita mai in discussione ci ha pensato al minuto 93′ l’ex Napoli Eljif Elmas, adesso al Lipsia. A Torshavn la nazionale delle Isole Faroe vede sfumare la vittoria contro al 93′ con il gol del definitivo 2-2 dell’Armenia. E infine nel girone D la Moldavia supera 2-0 Andorra con il gol nel primo tempo di Artur Ionita, centrocampista ex Verona e Cagliari, e la marcatura nei minuti di recupero dell’attaccante Maxim Cojocaru. Dopo la storica vittoria contro il Liechtenstein, San Marino tornano in campo a Gibilterra, ma questa volta l’impresa non c’è: a spegnere l’entusiasmo dei Titani ci ha pensato la marcatura di Britto nel secondo tempo. 







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