Infortunio Dumfries, il rientro per la Supercoppa in Arabia

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L’olandese, fermo da metà novembre, rientrerà solo un mese dopo, ma è probabile che non verrà rischiato nella gara contro il Genoa. Così l’obiettivo diventa l’Arabia Saudita, sperando in un sussulto di Luis Henrique

Gregorio Spigno

Giornalista

Inizialmente non sembrava nulla di grave, poi però la situazione si è complicata. E il ritorno di Dumfries continua ad allontanarsi. L’esterno nerazzurro era rientrato in anticipo dal ritiro della nazionale olandese a metà novembre, pochi giorni dopo era in programma il derby contro il Milan. Dumfries non era preoccupato nonostante il dolore alla caviglia, lo staff medico dell’Inter neppure. Poi però l’olandese il derby l’ha saltato davvero. Precauzione? Non proprio, considerando l’assenza dell’esterno anche contro Atletico Madrid in Champions League e ancora Pisa in campionato. Ieri, per la prima volta, una risposta chiara l’ha data il diretto interessato premiato al Gran Galà del Calcio: “Sto lavorando, voglio tornare il prima possibile: spero di recuperare in due-tre settimane”. 

Che Dumfries non fosse disponibile per la sfida di Coppa Italia non è certamente un mistero, e neppure per quella di Serie A contro il Como in programma sabato prossimo. La speranza (flebile) era quella di ritrovarlo almeno per la panchina contro il Liverpool o nella peggiore delle ipotesi contro il Genoa a metà dicembre, un mese dopo il rientro dal ritiro della nazionale Oranje. E invece è probabile che non verranno corsi rischi eccessivi. L’obiettivo diventa così la Supercoppa in Arabia Saudita, che per l’Inter inizierà il 19 dicembre in semifinale contro il Bologna.

unico a destra

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Un’assenza che pesa, quella di Dumfries, considerando soprattutto le alternative a disposizione di Chivu. Perché Darmian è ufficialmente fermo dal 30 settembre scorso e in questa stagione a causa di un paio di problemi fisici non ha più garantito l’affidabilità degli anni scorsi, ma soprattutto la reale alternativa all’olandese è rappresentata da Luis Henrique. Il brasiliano ex OM sta rendendo ampiamente al di sotto delle aspettative nonostante il pesante investimento estivo (25 milioni complessivi tra parte fissa e bonus) e rischia di essere presto bollato come oggetto misterioso – o peggio come flop -. Infine c’è l’esperimento Carlos Augusto. L’ex Monza è il vero 12° dell’Inter, in grado di far rifiatare senza rimpianti sia Dimarco sulla corsia mancina che Bastoni sul centro-sinistra. Il tecnico nerazzurro l’ha testato anche a destra a tutta fascia, ma è chiaro che l’adattamento sul lato opposto del campo richieda tempo e Carlos non si senta a suo agio come nel ruolo naturale di mancino. Così, senza Dumfries, si complica non poco la costruzione del gioco sulla destra. E proprio per questo diventa fondamentale recuperare l’olandese, senza rischiare di forzare i tempi e perderlo più a lungo…



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