Choc Zapata. Il grave infortunio dell’attaccante del Torino, che si è rotto il legamento crociato anteriore e due menischi del ginocchio sinistro, è la peggiore delle notizie per Vanoli che perde fino al termine della stagione il suo punto di riferimento dentro e fuori dal campo. E una mazzata anche per il mondo granata passato da un inizio di stagione stellare ad un fine settembre/inizio ottobre da incubo. Intanto la società sarà costretta a tornare sul mercato, visto che anche dal punto di vista numerico a Vanoli restano tre punte: Sanabria, Adams e Karamoh.
A gennaio si apre quello invernale, ma è ancora molto lontano per pensare di arrivarci senza aver fatto prima un tentativo con il gruppo degli svincolati. Cioè, giocatori rimasti senza squadra che quindi arriverebbero senza spese, se non quelle relative all’ingaggio.Tra questi c’è la suggestione Mario Balotelli, l’ex campione di Inter e Milan che a 34 anni è rimasto libero: l’ultima sua traccia è nel campionato scorso in Turchia con la maglia dell’Adana Demirspor. Mentre l’ultima traccia in Italia l’ha lasciata in Serie B con il Monza tre anni fa. Una scommessa da lasciar perdere, o un tentativo comunque da fare? L’abbiamo chiesto a due ex attaccanti del Torino, Aldo Serena e Marco Ferrante.
«Zapata era tanto per il Torino – le parole di Serena, che in granata ha disputato una stagione e centrato il miglior piazzamento del club dopo l’ultimo scudetto: 2° nel 1984-’85 -. Il suo infortunio scrive un punto di domanda anche sul futuro di un giocatore che ha quasi 34 anni. Di certo, adesso il Torino deve prendere una decisione, ma innanzitutto deve seguire quello che dice l’allenatore. Magari cambia modulo e si fa bastare quelli che ha fino a gennaio, oppure chiede rinforzi. Però non mi sembra ci siano grosse opportunità dietro l’angolo. Balotelli? È un scommessa, è come buttare in alto le fiches: sicurezze non ce ne sono. E bisogna vedere anche sotto il profilo economico se ne vale la pena».
Nessuno ha certezze, neanche Ferrante, che però apre un po’ più la porta all’eventuale arrivo di Super Mario. «Bisogna fare la scelta giusta senza scombussolare lo spogliatoio – dice l’attaccante da 125 gol al Torino -, però se Balotelli stesse bene e fosse all’ottanta per cento io lo prenderei sempre, soprattutto adesso che sono rimasti due attaccanti (più Karamoh). È un giocatore dal passato importante. Lo ingaggerei con un contratto che preveda la possibilità a gennaio per le parti di aggiornarsi. E nel caso salutarsi. Sarebbe una tutela per entrambi».