Inchiesta Milan, indagini anche sul prezzo di vendita della società rossonera
March 14, 2024 | by allcalcio.it
Ci sarebbe anche la congruità del prezzo della vendita del Milan tra i temi al centro dell’inchiesta milanese che pone dei dubbi sulla effettiva cessione della squadra rossonera dal fondo Elliott a Red Bird. È quanto si è appreso da ambienti giudiziari milanesi. Il club è stato comprato formalmente per circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, cifra che negli ambienti è da tempo ritenuta troppo alta. Le indagini puntano a far luce anche sul motivo della presunta simulazione di compravendita.
La Guardia di finanza e gli inquirenti sono già al lavoro sulle carte sequestrate ieri durante la perquisizione da parte della Guardia di Finanza nella sede del Milan e di alcune persone legate alla società, per accertare le ragioni che ci sarebbero dietro l’operazione.
Quattro le persone indagate dalla Procura di Milano: tra loro Giorgio Furlani, attuale CEO del Milan, e Ivan Gazidis, suo predecessore. La perquisizione da parte delle Fiamme Gialle di diversi soggetti coinvolti, non si è limitata agli uffici, ma che è proseguita anche nelle abitazioni private.
Dal decreto di perquisizione eseguito ieri emerge perlomeno un presunto motivo per il quale Elliott potrebbe aver simulato la vendita del Milan, mantenendo in modo occulto il controllo del club. Gli inquirenti, infatti, evidenziano un “conflitto di interesse” in quanto il fondo di Paul Singer “risulta avere un’influenza dominante su un’ulteriore società di calcio francese”, il Lille, “iscritta alle medesime competizioni europee”. E ciò comporta la violazione del Regolamento Uefa, che “impedisce che uno stesso soggetto possa esercitare il controllo o l’influenza su più club iscritti alle competizioni”.
La presunta vendita simulata, dunque, potrebbe essere servita per gestire, allo stesso tempo, anche il Milan oltre al Lille.
Tra l’altro, Elliott, stando agli atti, controllerebbe anche il Lille sempre attraverso un “debito” da 170 milioni, che ha nei suoi confronti la società Callisto, che detiene le azioni della società francese. Sempre attraverso un “finanziamento”, infatti, da quasi 600 milioni di euro e nei confronti di RedBird, il fondo americano avrebbe mantenuto, per l’accusa, la gestione del Milan.
Per quanto riguarda, infine, il prezzo di vendita, in ambienti calcistici si è sempre parlato di una cifra troppo alta rispetto al reale valore del club di circa 700 milioni di euro.
La nota del Milan dopo la perquisizione di ieri
“In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente Ad del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”. Così il club rossonero in una nota dopo la perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della società calcistica.
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