“Doppia Curva” prosegue anche grazie agli interrogatori resi dal collaboratore di giustizia Andrea Beretta, il killer di Bellocco
L’inchiesta “Doppia Curva”, coordinata dai pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra e condotta dalla Squadra mobile e dalla Gdf, prosegue anche attraverso un nuovo filone porta in carcere altre 5 persone e 2 agli arresti domiciliari. Che fanno parte sia della curva Nord interista sia di quella opposta, ovvero chiaramente la Sud milanista. Usura, estorsione, false fatture: episodi e reati già emersi ma con la “novità” dell’aggravante della finalità mafiosa per aver agevolato la cosca della famiglia di Antonio Bellocco, ultras ucciso da Andrea Beretta. Che dopo aver ucciso il rivale a coltellate, in carcere è diventato collaboratore di giustizia e sta dando informazioni a coloro che investigano su ogni vicenda.
“tranquillità ambientale”
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Le vicende estorsive contestate riguardano diversi ambiti, in particolare versamenti di denaro pretesi in modo illecito dal gestore dei parcheggi dello stadio Meazza con l’obiettivo di garantirsi una sorta di “tranquillità ambientale”. Al recupero di somme di denaro connesse a prestiti di natura usuraia, ovvero finanziamenti per attività economiche e, infine, al tentativo di estromettere Beretta dalla gestione della sua società di merchandising. L’inchiesta si allunga così di altre pagine, ma la sensazione è che non saranno le ultime.
