Con 2-3 colpi saremo competitivi: il tecnico bianconero rinnega questa frase. E rimane concentrato sul campo dove cerca un altro successo dopo quello col Parma.
Poco più di 24 ore alla trasferta di Genoa, due giorni alla fine del calciomercato. I temi di attualità sono tanti in casa Juventus e assecondare la curiosità di tifosi e cronisti ci pensa Igor Tudor. Il tecnico è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-gara, per dire la sua sul momento bianconero con focus chiaramente sulle questioni di campo. Dopo il successo con il Parma della prima giornata, la Vecchia Signora spera nel bis.
Come arriva la Juve all’impegno e la sfida Champions
Igor Tudor è soddisfatto di come la Juve arriva all’impegno col Genoa: “La settimana è stata buona, i ragazzi hanno lavorato molto bene. Domani c’è da fare una grande gara, perché giochiamo contro un avversario difficile che non regala niente. Il Genoa è bello tosto, organizzato. Poi sappiamo cosa significa giocare in quello stadio, per cui dovremo fare molto bene per vincere. La Champions? Poteva andare peggio o meglio. Soddisfatti o no cambia poco, però è sempre bello quando si sente quella musica. E’ un’occasione che ci siamo guadagnati sul campo“.
Cambiaso è indisponibile ma chi può sostituirlo? Tudor non si sbilancia: “Non dico mai chi gioca. Tutti possono giocare“. Al netto della squalifica, qualche certezza dalla gara col Parma è arrivata: “La squadra è stata sul pezzo, loro erano insidiosi sui calci piazzati. Difensivamente abbiamo tenuto bene. L’abbiamo preparata per 2 mesi, come si fa sempre con la prima“.
Da Genoa al Genoa attraverso il mercato
Dal Genoa al Genoa, Tudor torna dove cominciò la sua avventura alla Juve 5 mesi fa. “Se la squadra non ti somiglia più di prima, significa che qualcosa hai sbagliato. Oggi vedo una Juve con un’identità chiara e una mentalità chiara. Io non mi accontento mai, alleno sempre allo stesso modo sia che vinco che pareggio. Anzi quando vinco, insisto ancora di più. Nello spogliatoio c’è sempre da pizzicare, se rallenti vieni sorpassato“.
Per Tudor bastano 3 colpi per una Juve da scudetto ma il bilancio mercato come è? “So come funziona, a marzo dissi una volta questa cosa e ve la tirate avanti da soli per mesi – spiega l’allenatore croato -. Il mercato è stato complicato, Comolli prova a fare il meglio possibile ma la situazione ve l’ha già raccontata. La squadra la vedo bene, motivata. Confermare i giocatori dello scorso anno è un valore aggiunto, spesso sottovalutato. In più ci sono Bremer e Cabal. Per il resto ci sono altri 2 giorni, vediamo che succede“.
Il giudizio sui singoli: da Nico a Koop
Nico Gonzalez è in bilico ma per Igor Tudor rappresenta una certezza: “Non l’ho mai bocciato, questo lo voglio precisare. Ho voluto provarlo sulla fascia, ha avuto qualche problemino fisico e per questo non sta giocando tanto. Il bello di lui è che è duttile e può fare più ruoli. Sono contento di averlo con noi“. Il 3-4-2-1 non è un dogma: “Si può cambiare, col Parma abbiamo finito 5-3-1. A sinistra in difesa possono giocare anche Gatti e Cabal, non solo Kelly“. Koopmeiners è tornato al centro del progetto: “Lui è un titolare, giocherà contro il Parma. Non devo aggiungere niente rispetto a quanto detto in passato. E’ sulla buona strada“.
Dusan Vlahovic non è solo un’alternativa a David: “Si può anche giocare 3-5-2 con due punte. L’importante è mettere in campo giocatori forti, poi ci si adatta. David dietro le punte? Difficile“. Kalulu a tutta fascia è stato un esperimento riuscito secondo l’allenatore: “Ci ha dato solidità difensiva, Valeri non ha mai fatto nulla nei 90 minuti ed era un’arma offensiva del Parma. Poi è sempre concentrato, a volte si sottovaluta l’importanza di alcune scelte“.