La società dilettantistica di Milano, che espone opere d’arte sulle maglie da gioco, festeggerà l’anniversario sabato a Casarsa
L’As Velasca, la squadra che ha trasformato il calcio in arte, festeggia il suo decimo anniversario e, per l’occasione, disputerà una partita speciale sfidando sabato, a Casarsa della Delizia, la Sas Casarsa. Un’avversaria scelta non a caso. Pier Paolo Pasolini ci giocò da giovane quando trascorreva le vacanze estive in quel paesino del Friuli. E rilanciò il club nel Dopoguerra dandogli il nome di “Società artistico sportiva Casarsa”, con il desiderio di mescolare arte e calcio, alla maniera del Velasca. Sì perché il Velasca, società dilettantistica di Milano militante in Terza Categoria, utilizza le maglie da gioco per uno scopo nobile. Sul davanti non trovano posto sponsor commerciali, bensì produzioni originali di artisti internazionali che, ogni stagione, ridisegnano le maglie, con la prestigiosa fornitura tecnica di Le Coq Sportif. Un progetto controcorrente nell’era del calcio business, che ha ormai compiuto 10 anni di vita.
compleanno
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La stagione, intitolata “Road to 10”, si è conclusa al terzo posto nel girone B Milano di Terza Categoria. Un match di campionato è stato giocato con 10 maglie differenti, proprio per richiamare l’anniversario. E durante l’anno i giocatori e lo staff si sono recati in Guadalupa, invitati da Marius Trésor per l’inaugurazione del suo stadio: ciascuno di loro ha portato un chilo di farina per fare la pasta. “Dieci anni di vita sono un’impresa per un progetto come il nostro, che rimane libero e non dipende dai risultati sportivi. Arte e calcio camminano insieme”, spiega il fondatore e presidente Wolfgang Natlacen. Per celebrare il decennale, oltre alla partita con il Casarsa (il biglietto simbolico è stato realizzato da Ninetto Davoli), il Velasca visiterà il Centro studi Pier Paolo Paolini e la tomba del poeta-scrittore-regista, sulla quale verrà deposta una miniatura in bronzo della Torre Velasca, simbolo della squadra.