Mal che vada, avranno giocato un paio d’ore scarse per incassare 1,5 milioni di dollari. Oppure qualche ora in più per staccare un assegno da 6 milioni, destinato al vincitore. Comunque sia, il blitz saudita di tre giorni dei campioni del tennis mondiale passerà alla storia come il torneo più pagato di sempre. Non è l’ultima trovata del circuito Atp e infatti i giocatori non metteranno in cascina neppure un punto del ranking. È solo una esibizione di lusso finanziata a peso d’oro dal Regno Saudita.
I sauditi nel circo sportivo mondiale
Si tratta della nuova incursione di Mohammad Bin Salman nel grande circo dello sport professionistico dopo la Formula 1, il calcio e il golf. E non è la prima volta nel tennis perché l’Arabia Saudita dallo scorso anno ospita a Gedda le Next Gen Atp Finals ereditate da Milano, dove si affrontano – anche qui senza guadagnare punti – i migliori otto tennisti under 21.
I sei campioni in scena
La competizione in agenda dal 16 al 19 ottobre si chiama 6 Kings Slam: in scena andranno Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Novak Djokovic, Rafa Nadal e Holger Rune. Il gotha del tennis passato, presente e futuro, con poche defezioni. Dei top 5 manca solo Alexander Zverev, mentre l’unico partecipante al di fuori dei primi dieci in classifica – a parte Nadal in procinto di ritirarsi – è il danese Rune, che in caso di vittoria finale incasserebbe più della metà di tutti i premi guadagnati finora in carriera (poco più di 10 milioni di dollari).
Polverizzati i tornei dello Slam
Il «money prize» è davvero fuori dall’ordinario. Nei due tornei ufficiali più pagati dell’anno – Wimbledon e lo Us Open – il vincitore stacca un assegno di 3,6 milioni di dollari, mentre il Roland Garros offre un premio di 2,7 milioni e l’Australian Open di 2,2 milioni. I 6 milioni (non ufficiali) di Riad rappresentano insomma un altro ordine di grandezza. Solo le Finali Atp le si avvicinano con i 4,8 milioni di dollari riservati al vincitore, a patto però che concluda la competizione imbattuto, altrimenti si deve «accontentare» di 2,2 milioni.
La promo hollywoodiana
Che si tratti di un evento kolossal per il quale il regno wahabita non ha badato a spese era chiaro già dal trailer di lancio della competizione. Un video in stile hollywoodiano con Alcaraz nei panni di un robot d’acciaio, Sinner in quelli di un signore rinascimentale, Rune travestito da vichingo, Medvedev a cavallo di un orso, Nadal in versione gladiatore e infine Djokovic incappucciato circondato dai lupi e dalle nevi. Il cortometraggio di cinque minuti è stato diretto dalla società cinematografica Los Perez di Los Angeles ed è una produzione di alto livello tecnologico.
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