il talento in fuga di Inacio, perché gioca nel Borussia Dortmund e non in Serie A

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Figli d’arte alla ribalta. Louis Buffon segna a raffica con la Repubblica Ceca U19, la stellina dell’U17 sta incantando ai Mondiali dopo aver lasciato l’Atalanta per la Germania

Non solo Buffon jr. La sosta per le nazionali ha fatto scoprire all’Italia un’altra stellina che ha preferito l’estero al Belpaese. Se il figlio di Gigi Buffon e Alena Seredova ha scelto di indossare la casacca della Repubblica Ceca Under 19, un altro figlio d’arte – Inacio, stellina dell’U17 di Favo che sta facendo sognare ai Mondiali di categoria – gioca nelle giovanili del Borussia Dortmund dopo essere cresciuto nell’Atalanta.

Italia, è fuga di talenti: Buffon jr e Inacio gli ultimi casi

Strano il caso di Louis Thomas Buffon, che, pur avendo debuttato in Serie A col Pisa lo scorso ottobre nel finale della partita persa col Bologna, ha deciso di rappresentare – si spera solo per il momento – la Repubblica Ceca e non l’Italia. Il paradosso è che papà Gigi, campione del mondo 2026, è capo delegazione della Nazionale: ciò nonostante, il percorso intrapreso dal classe 2007 è diverso.

E i numeri lo stanno premiando, visto che nelle ultime tre uscite con la selezione U19 ha realizzato addirittura due triplette contro i pari età dell’Azerbaigian e dell’Irlanda del Nord. Inacio, invece, difende sì i colori dell’Italia U17, ma ha lasciato lo Stivale per sfondare in Germania con quella fucina di talenti ch’è il Borussia Dortmund.

Inacio stella del Mondiale U17

Domani, venerdì 21 novembre, l’appuntamento col Burkina Faso con in palio un posto nelle semifinali del Mondiale. Finora perfetto il cammino degli Azzurrini: cinque partite e altrettante vittorie, con Inacio – già capocannoniere dell’Europeo Under 17 in Albania con cinque gol – assoluto protagonista della cavalcata dei talentini di Favo.

Quattro i sigilli, uno al Qatar, uno alla Bolovia e due al Sudafrica, più due assist e numeri d’alta scuola che confermano quanto il fantasista figlio dell’ex attaccante di Atalanta e Napoli, Inacio Pià, sia un campioncino in erba, un potenziale fuoriclasse, la speranza dell’Italia del domani.

Perché gioca nel Borussia Dortmund e non Italia

Neymar – la versione migliore, of course – la sua fonte di ispirazione. Guirassy, il maestro da cui imparare tutti i giorni. Numero dieci vero, Samuele Inacio. Diciassette anni, bergamasco con dna italo-brasiliano, tutto il percorso di crescita nel settore giovanile dell’Atalanta, prima della scelta di lasciare l’Italia nell’estate del 2024 per approdare nella ‘cantera’ del Borussia Dortmund e guadagnarsi pure la convocazione al Mondiale per Club negli States con la prima squadra.

Ascesa rapida, prestazioni da urlo e la voglia matta di imporsi. Sulle sue tracce, come confessato dal padre, c’erano anche Bayern Monaco e Manchester City. Ma perché un simile talento ha preferito l’estero alla propria terra?

Le orme del papà e non solo

Se da un lato è stato mosso dal desiderio di ripercorrere le orme paterne, che – da adolescente – lasciò il Brasile per l’Italia, dall’altro bisogna fare inevitabilmente anche i conti con un movimento calcistico – il nostro – che troppo spesso sbarra la strada ai talenti in erba.

In un’intervista del 2024 a Mondo Primavera, Inacio Pià – pur esprimendo profonda gratitudine all’Atalanta – ha ribadito un concetto noto a tutti da tempo, ma per cui ancora non si è trovata una soluzione: “All’estero ti accorgi che in Italia si è indietro di 50 anni. Se vedi il campo del Dortmund si fa fatica a trovarlo in Serie A in Italia”. E gli aspiranti calciatori “partono dall’U15 fino alla prima squadra”. Sono più avanti”. La risposta è tutta lì, purtroppo.

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