Il 40enne play croato è uno dei segreti del primato dei rossoneri, appena arrivato regalò un i-phone nuovo ai compagni come rito di iniziazione
Datemi un Modric e vi solleverò una squadra. Il 40enne croato è uno dei segreti del primato in classifica del Milan: impressionante il suo impatto nel mondo rossonero, l’ex Real ha stregato tutti in campo sin dai primi allenamenti ma oltre che come giocatore anche come uomo è entrato nel cuore di tutti, smentendo anche le facili ironie legate alla sua carta di identità.
Tutti ai piedi di Modric
Sin dalle prime conferenze le domande sull’ambientamento di Modric sono state una costante per tutti, da Allegri all’ultimo dei giocatori. Illuminante la risposta del conte Max che sottolineò subito un aspetto: “Non c’è bisogno di parlare tecnicamente di Modric, è meraviglioso, basta la carriera. Gioca praticamente solo d’esterno e d’esterno ormai la toccano in pochi. Poi è entrato con umiltà nel gruppo. Non ha la fisicità di dieci anni fa, gestiremo insieme al meglio l’annata. Ha dato disponibilità e ha dimostrato di star bene, sta a me gestirlo usandolo al meglio. Sarà utile dentro e fuori dal campo”.
Il paragone di Adani
Unanimi tra compagni, avversari e opinionisti i pareri sul giocatore. In brodo di giuggiole Cassano (“La formazione del Milan deve essere composta da Modric più altri 10”, entusiasta Adani che dopo la gara con la Fiorentina ha detto: “Ha fatto più di tutti e quattro i centrocampisti viola messi insieme. n questo calcio, il Milan ha trovato il nuovo Gattuso: Luka Modric. Un giocatore che recupera palloni da Fazzini, che ha 20 anni in meno. Sporca i passaggi di Fagioli. Modric è di una categoria… parto da lui perché ha fatto più l’incontrista. Se lo metti col bastone in campo, non sbaglia un passaggio. I recuperi mi stupiscono, le traiettorie, come Rino proprio. Bella chiamata di Tare, prenderlo dal Real”.
Il retroscena rivelato da Gimenez
A Milano Modric si è presentato con umiltà. L’aneddoto lo ha raccontato Santi Gimenez in una diretta sui social: “Modric ha comprato un telefono nuovo a ciascuno di noi. Quando un giocatore arriva in una nuova squadra deve cantare davanti a tutti i suoi compagni. Invece di cantare, Luka ha deciso altro: di comprare un telefono a tutti. Siamo arrivati nello spogliatoio e ogni giocatore aveva il nuovo iPhone al suo posto”,
Modric è un esempio per i compagni: è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via da Milanello, è sempre pronto ad aiutare gli altri con tanti consigli, non fa mai pesare a nessuno il suo status. “Quando Luka è arrivato a Milanello mi ha dato un abbraccio e ha detto che mi voleva aiutare, giocare con un compagno così mi aiuta a crescere, mi farà tanti assist”, ha detto Leao dopo la partita con la Fiorentina. E i risultati, anche per lui, si stanno vedendo…