il pianto della figlia e gli splendidi gesti di Fabregas, Sommer e del Sinigaglia

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L’esperto portiere del Como saluta il calcio con l’espulsione contro l’Inter nella notte che potrebbe regalare il quarto scudetto al Napoli

Un gol subito e un cartellino rosso con la fascia da capitano al braccio. Si chiude così, dopo un tempo di gioco, la straordinaria carriera tra i pali di Pepe Reina, l’iconico portiere spagnolo, che in settimana aveva annunciato l’addio al calcio. Un addio che, nonostante, il risultato del Sinigaglia nella gara del suo Como contro l’Inter, potrebbe arrivare proprio nel giorno del quarto scudetto al Napoli.

Reina e il legame con Napoli

In quattro anni in azzurro ha conosciuto la gioia della coppa Italia 2014, ma anche delusione di uno campionato perso nonostante i 91 punti conquistati, avrebbe voluto a suo modo contribuire, fermando i nerazzurri d’Inzaghi. Non è stato così ed era destino. E, forse, al termine della sfida a distanza tra Napoli e Inter, il suo sacrificio a fermare Taremi lanciato a rete potrebbe anche risultare decisivo… chissà. Fatto sta, che la carriera di Reina si ferma al minuto 46’ di un Como-Inter decisivo per lo scudetto.

La disperazione delle figlia

Pepe, 42 anni e campione del mondo, esce dal campo con il rammarico, dopo essersi visto sventolare il rosso diretto da Massa davanti a un Sinigaglia in festa per omaggiare il decimo posto del Como e il suo addio. Sì, perché in riva al lago è sbarcata tutta la famiglia di Pepe, da papà Miguel, ex portiere, alla madre, il fratello e la figlia, che è letteralmente scoppiata in lacrime vedendo l’epilogo della carriera del padre.

Addio da brividi

Una scena catturata dalle telecamere e che si carica di emozioni contrastanti davanti alla standing ovation che il Sinigaglia concede a Pepe, salutato con un lunghissimo e sentito applauso. Un momento da brividi, reso ancora più speciale dagli omaggi in campo di Sommer, Correa, Fabregas e tutti i compagni di squadra, che lo hanno abbracciato e consolato.

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