TORINO – I Giochi Olimpici rappresentano la sublimazione dello sport nella sua forma più pura. E diventa una vetrina planetaria anche per chi non gode della visibilità di altre discipline: anche per questo motivo il calcio, quantomeno nella versione maschile, è sempre guardato un po’ storto, proprio perché non ha di certo bisogno della ribalta olimpica per far parlare (e scrivere) di sé. Ma siccome le squadre sono composte in maggioranza (a parte 3 fuoriquota per Nazionale) da ragazzi dai 23 anni in giù, pure tra gli addetti ai lavori un po’ di interesse c’è. In particolare nella Francia, considerata una delle grandi favorite del torneo a cinque cerchi e non solo perché gioca in casa. Di quel gruppo avrebbe dovuto far parte anche Khephren Thuram, che infatti ha approfittato dei due giorni liberi concessi da Thiago Motta a fine ritiro tedesco per dare un’occhiata da vicino ai Bleus di fianco al ct della Nazionale maggiore francese, Didier Deschamps. La Juventus ha preferito tenerlo con sé per inserirlo il prima possibile nel nuovo sistema Motta e il centrocampista ha accettato la decisione unendosi al gruppo bianconero.
Parigi 2024, la Juve e la Francia di Henry
Ma nella Francia del ct Thierry Henry ci sono anche altri gioiellini che fanno gola a Cristiano Giuntoli, da ben prima che cominciassero i Giochi di Parigi 2024. E il dt juventino non ha bisogno di guardare le partite olimpiche per conoscere le potenzialità di Maghnes Akliouche e Arnaud Kalimuendo, anche perché, tra l’altro, non stanno trovando molto spazio nelle scelte di Henry che preferisce puntare in avanti sui veterani Lacazette e Mateta. I giovani bravi invece piacciono molto a Thiago Motta: in particolare Kalimuendo è un vero e proprio pupillo dell’allenatore bianconero. Motta aveva lanciato il ragazzo classe 2002 ai tempi della Primavera del Paris Saint-Germain, ne conosce pregi e difetti ed è in grado di sfruttarne l’enorme potenziale. Per l’attaccante franco-congolese il Rennes aveva sborsato 20 milioni per prenderlo dal Psg che non aveva mai del tutto creduto in lui. Ci ha creduto e ci crede ancora Motta, che potrebbe utilizzarlo da vice Vlahovic, quindi come alternativa al centravanti titolare, ma anche da sottopunta, dunque al fianco del bomber serbo.
La stima per Kalimuendo è condivisa da Giuntoli, che però non ha ancora affondato il colpo per varie ragioni: prima di tutto deve operare in uscita, in particolare trovando una sistemazione a Milik, e poi dovrebbe imbastire una trattativa non semplice (e costosa) con il Rennes.
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