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Il pagellone del calciomercato in Serie A: Milan da 8, a Inter e Napoli … – Fanpage.it

September 15, 2023 | by allcalcio.it

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Con i soliti ormai piccoli colpi finali in Serie A si chiude una sessione di calciomercato estivo in cui le squadre italiane hanno fatto quello che hanno potuto, spendendo il meno possibile e non venendo saccheggiate in maniera disastrosa (almeno per ora) dalla Saudi Pro League. Diamo un po’ di giudizi, anche in base a quello che il campo ha detto fino a oggi.
A un certo punto il Napoli poteva veder allontanarsi dalla città almeno cinque dei titolari della scorsa stagione in cui è arrivato il terzo scudetto. Vedere partire quindi solo Kim min-jae e Lozano è il vero colpaccio di mercato del Napoli. Non si può dare però un voto troppo positivo al mercato azzurro perché i due calciatori che sembravano a un passo, per poi scappare via, avrebbero davvero dato un plus importante alla squadra.
Danso è un difensore di alto livello, almeno in questo momento superiore a Natan, brasiliano del 2001 che non ha ancora dato le giuste garanzie. Gabri Veiga avrebbe giocato con e in sostituzione di Zielinski, portando creatività dove è fondamentale. Con loro il Napoli sarebbe stato più forte. Per fortuna gli altri obiettivi non sono saltati: Lindstrom dovrebbe essere ancora più pericoloso di Lozano a destra, mentre Cajuste è la mezzala fisica che serve come backup di Anguissa. Siamo intorno al 7-, con quei due trasferimenti saltati che i tifosi partenopei sperano non debbano essere rimpianti.
Rispetto allo scorso anno alla Lazio manca solo un calciatore, ma che calciatore. Da quando è arrivato in Italia Sergej Milinković-Savić è sempre stato una delle migliori mezzali del campionato, dando alla squadra fisicità, palleggio, capacità di inserimento, gol e leadership. Non è stato il re della continuità, ma perdere un calciatore del genere fa male. Il sostituto è Daichi Kamada, molto diverso dal serbo.
Se immaginiamo il calcio di Sarri, potremmo avvicinarlo all’Allan dei tempi napoletani, anche se a questa squadra manca un Jorginho, in quanto né Cataldi né il nuovo arrivato Rovella hanno la capacità scientifica di costruire la rete di gioco come il campione d’Europa. Per il resto una riserva di Immobile, Castellanos, e poco altro nel primo mercato senza Tare. Il voto non può che essere minore della sufficienza, 5.
Perdere Dzeko, Lukaku, Brozovic, Correa, Gosens, Skriniair, D’Ambrosio, Handanovic, Onana e Bellanova restando competitivi è un mezzo gioco di prestigio della ditta Ausilio-Marotta. In porta Sommer da ottime garanzie, al posto di Skriniar è entrato Pavard che può fare tante cose diverse, le fasce sono nettamente migliorate con gli acquisti di Cuadrado e Carlos Augusto, c’è anche la possibilità di far riposare in stagione Barella, miglior italiano in circolazione quando non è distrutto dalle troppe partite, grazie a Frattesi.
Tutto ottimo, ma c’è la grana-attacco. Arnautovic e Thuram sono calciatori di cui conosciamo le caratteristiche, ma che non sembrano poter crescere ancora in maniera esponenziale e per cercare di mantenere il livello a cui si è spinta l’Inter (finale di Champions League), non sembrano adatti. Il voto al mercato non può che essere positivo, almeno 7+, ma davanti si poteva fare meglio.
Con l’addio di Maldini e Massara, i dirigenti rossoneri erano stati chiari fin dall’inizio. La squadra resterà sempre competitiva, grazie all’acquisto di calciatori già di livello e in crescita (per poi rivenderli), ma non costruiremo sulla base attuale per crescere in maniera esponenziale. Detto, fatto. Via Tonali, il calciatore con Maignan con più mercato, via anche quelli che non erano di proprietà o chi non poteva più aumentare il suo valore e dentro tanti calciatori che nei prossimi tre anni quel valore, che è insieme tecnico ed economico, dovrebbero farlo crescere: Chukwueze, Okafor, Reijnders, Romero, Musah e Pulisic (Loftus-Cheek acquisto di sicurezza per il dopo Tonali), con gli ultimi due che hanno un plus non indifferente.
Potrebbero essere le stelle della Nazionale dove il calcio dovrebbe espandersi di più nei prossimi tre anni grazie all’arrivo nell’estate del 2026 dei Mondiali di calcio. Se non riceveranno grandi offerte prima, Pulisic e Musah saranno le facce USA del mondiale casalingo, uno spot non da poco per il Milan. Quanto è stato fatto è frutto di una strategia aziendale ben chiara che oltre alla crescita del valore della società, potrebbe anche portare titoli e questo sarebbe un successo ancora più clamoroso. Il voto è pieno, 8.
Il mercato più intrigante della serie A è dell’Atalanta. Un trio offensivo con Scamacca, De Ketelaere e Lookman in Italia è potenzialmente fortissimo con, almeno per adesso, Zapata, Muriel ed El Bilal Touré, purtroppo infortunatosi subito, come sostituti di grande qualità. Con loro acquisti di sostanza internazionale con Kolasinac nei tre dietro e Bakker sulla sinistra.
Le uscite poi hanno portato in cassa tanti milioni: Hojlund 75 milioni, Boga 18 milioni, Demiral addirittura 20 milioni, Maehle 12 milioni. In poche parole l’Atalanta ha fatto cassa, riuscendo però a rinforzarsi diventando potenzialmente una squadra che può dare fastidio alle altre per il quarto posto. Un mercato da 8.
Il mercato della Roma è stato criticato fin dall’inizio, critiche guidate dall’allenatore Mourinho. Se lo si guarda in profondità però non è così male. Serviva creatività in posizione di mezzala e arriva Aouar, potenzialmente un fantasista perfetto. Serviva un difensore dai piedi educati ed ecco la riconferma di Llorente e l’arrivo di Ndicka. Serviva un laterale destro di gamba, perché si continua a sperare di piazzare da qualche parte Karsdorp. Ed è arrivato Kristensen. Serviva un centrocampista dinamico perché Cristante-Matic lo scorso anno erano troppo statici, ecco Renato Sanches (con l’aggiunta di Paredes).
Infine serviva un centravanti, ecco Lukaku e Azmoun. I tempi magari sono stati molto lunghi, ma dire che la Roma con la perdita solo di Ibanez, Matic e tanti altri giocatori di contorno si sia indebolita sembra uno scherzo. Il povero Tiago Pinto che ha preso tutto quello che serviva mentre l’allenatore lo insultava merita 7+.
Il mercato della Juve non può che essere da 6. La società ha allontanato tutti coloro che avevano una certa età e uno stipendio pesante, alleggerendo il monte salari. Ha sostituito Cuadrado con Weah perché era scoperta e ha dovuto comunque sborsare 60 milioni per tenersi Locatelli e Kean. La società e la squadra sono in un anno di passaggio, in cui si è deciso di toccare il meno possibile, strategia che con i vari Chiesa, Vlahovic, Szczesny, Rabiot e i giovani italiani può essere comunque vincente.
Commisso non solo ha voluto fortemente trattenere Italiano, ma ha anche esaudito i suoi desideri. Ci sono giocatori più aderenti al calcio di Italiano di Arthur, Parisi, N’Zola, Mina e Christensen? Rispetto allo scorso anno mancheranno Igor, comunque calciatore importante per la sua capacità di difesa aggressiva e soprattutto Cabral, centravanti da 17 gol totali nella scorsa stagione. Molto del presente e del futuro dei Viola gira intorno al nuovo attaccante preso dal River Plate. Se Lucas Beltran è forte, allora il mercato della Fiorentina è da 8, altrimenti in attacco ci potrebbero essere dei problemi.
Il Bologna ha perso Arnautovic, su cui Motta non ha mai puntato troppo, mentre più dolorosa è la partenza di Schouten. In arrivo però due nordeuropei molto interessanti, entrambi dall’AZ Alkmaar, Karlsson in attacco e soprattutto Beukema in difesa, che ha dimostrato di essere un ottimo acquisto già nelle prime due partite disputate in A. C’è poi Giovanni Fabbian che arriva dall’Inter e potrebbe diventare una mezzala di grande livello se utilizzato bene e con continuità.
Il Torino aveva già preso a gennaio il calciatore che gli serviva a centrocampo, Ilic, mentre questa estate ha messo a punto il tutto con il riscatto di Vlasic e l’arrivo di Tameze dal Verona. I granata sono molto solidi a centrocampo e Bellanova a destra può essere un’arma in più. Un mercato senza lode invece per il Sassuolo, che ha perso il suo miglior calciatore, Frattesi, acquistando tanti giovani dai quali cercare di tirare fuori qualcosa di buono (Mulattieri, Volpato, Missori, Boloca, soprattutto Lipani), mentre un voto insufficiente meritano sia il Monza, che si ritroverà senza Carlos Augusto, Sensi e Rovella, ma con l’esperienza si spera ancora valida di D’Ambrosio e Gagliardini, ma soprattutto l’Udinese, che ha perso l’asse centrale della sua squadra Becao-Beto (e stava per perdere anche Samardžić), prendendo Lucca dopo un anno senza squilli all’Ajax e tanti calciatori da scoprire.
Anche l’Empoli ha lasciato partire i suoi due migliori calciatori, Vicario e Parisi, e spera che intorno a un Baldanzi al centro di tutto anche i nuovi Cancellieri, Gyasi e Ranocchia possano fiorire, a differenza della Salernitana, che è riuscita a trattenere i migliori, Dia, Ochoa e Mazzocchi, per rimpolpare la rosa con calciatori come Ikwuemesi, Martegani e Legowski che nelle prime due uscite si sono dimostrati molto interessanti.
Il Lecce ha lasciato andare via Morten Hjulmand allo Sporting Lisbona per 18 milioni, reinvestiti in tante scommesse corviniane. Quelle che già hanno detto qualcosa sono il centravanti Nikola Krstovic e il centrocampista Pontus Almqvist, entrambi a segno nelle prime due giornate. Il Verona è a punteggio pieno, grazie a Baroni, ma anche a un mercato intelligente. Sono partiti Sulemana, Tameze, Lasagna, Verdi, Depaoli, Gaich, giocatori chiave della squadra di Zaffaroni, ma Mboula e Folorunsho hanno dimostrato grande duttilità e forza. Il vero grande acquisto è del gennaio scorso, Ngonge.
Le tre neopromosse hanno avuto un mercato simile. Pochi acquisti, ma che hanno accresciuto il valore tecnico della rosa. Il Frosinone in realtà ha fatto arrivare in Ciociaria tanti calciatori che possono aiutare la squadra a salvarsi, Harroui, Cheddira, Soulé, Lirola, Kvernadze, fra gli altri, mentre abbiamo dovuto dimenticare l’associazione che facevamo tra l’idea di mercato roboante e a tratti folle e il Genoa. La nuova proprietà ha preso un centravanti di prestigio per la serie A, Retegui, abbinandoci acquisti di esperienza come Malinovskiy e Thorsby. Infine il Cagliari ha comprato sia giocatori che conoscono la A, come Augello, Shomurodov, Jankto e Sulemana, sia almeno due calciatori giovani in grado di esplodere in maglia rossoblu, Prati e Oristanio.

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