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il numero 10 sulle spalle e la Roma del destino

October 12, 2023 | by allcalcio.it

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Un cognome importante, ma nessun grado di parentela col più celebre Antonio.

La Serie BKT 2023/24 sta scoprendo, in questo primo scorcio di stagione, un nuovo Cassano.

Claudio è un estroso trequartista del Cittadella classe 200 e, come l’ex (tra le altre) Sampdoria e Real Madrid è pugliese, ma di Trani.

Fra i campi vicino casa muove i primi passi col pallone fra i piedi. Il ragazzino è assai bravo: molto tecnico, ma poco strutturato fisicamente, con i suoi 1,65 centimetri di altezza.

Scartato per l’altezza

È per questo che la Juventus, dopo tre giorni, lo scarta. Quasi una divertente coincidenza se si vuole trovare una similitudine con l’altro Cassano che, a suo dire, la Juve l’ha rifiutata più volte. Claudio tecnicamente è impressionante, ma l’altezza è un problema.

Al provino lo scartano anche Lazio, Chievo, SPAL e Virtus Entella. Cassano torna a casa, sconsolato sì, ma non arreso: riparte dalla sua provincia, trova il Bisceglie, all’epoca in Serie C, a credere in lui.

Con i nerazzurri disputa un campionato Under 15: Claudio è trascinante, segna gol a grappoli e porta i pugliesi fino a un incredibile finale Scudetto, persa contro il Padova.

Le big italiane si accorgono che, nonostante l’altezza, si tratta di un profilo fin troppo valido per lasciarsi fermare dall’aspetto fisico: la Roma ci punta e lo porta a Trigoria.

Il destino era in parte scritto: sin da bambino, la Capitale era il suo sogno, una città in cui si respira la storia di cui è appassionato.

In giallorosso parte col botto: una ventina di gol con l’Under16, 12 in 15 gare con l’U17, 11 in 18 con l’U18.

La scalata è rapida, impressionante: arriva in Primavera con un anno d’anticipo. Fino allo scorso anno, quando brilla con la massima formazione giovanile giallorossa: 34 partite, 13 gol, 8 assist.

La chiamata di Mourinho e Nunziata

Cifre e numeri da non sottovalutare, tanto che Mourinho lo porta anche in panchina a Siviglia, nel match di Europa League contro il Betis del 12 novembre 2022.

Nel frattempo firma il suo primo contratto da professionista con la Roma e, qualche giorno dopo Siviglia, arriva anche la maglia della Nazionale: Carmine Nunziata lo convoca per il Torneo 8 Nazioni.

Il 21 novembre 2022 c’è la sfida contro la Repubblica Ceca, allo stadio Enzo Ricci di Sassuolo: entra a venti minuti dalla fine, segna il 2-1 decisivo al minuto 87. Esordio, rete, vittoria. Magic moment: sembra, e forse è realmente, un predestinato.

Nell’estate del 2023, la Roma decide che andare a giocare in prestito è la scelta migliore per la crescita di un ragazzo che ha già mostrato qualità importanti e necessità di giocare per “farsi le ossa”.

La Serie BKT è il campionato adatto a far crescere il talento di un giovane italiano e Cittadella sembra la scelta giusta per essere protagonista in un ambiente con non troppe pressioni, dove sono già diventati “calciatori” altri protagonisti in passato (Gabbiadini e Antonucci per fare due nomi).

Claudio Cassano è uno che non fa si fa intimorire quando c’è da fare una scelta, e così prende la maglia numero 10.

Cassano con il 10 sulle spalle, una scelta di personalità che richiama anche, inevitabilmente, a quel Cassano che è stato probabilmente l’ultimo grande talento azzurro.

L’impatto con la categoria

Il primo contatto con il calcio dei grandi lo ha subito alla seconda giornata di campionato. Subentra al minuto 60 al Tardini contro il Parma in una sfida complicata e già indirizzata a favore dei crociati.

Ma presto arriva la sua occasione e il teatro è uno di quelli che non può lasciare indifferenti.

Quattro giorni dopo ecco l’esordio da titolare fra i grandi al San Nicola contro il Bari, quasi un’incredibile coincidenza per chi di cognome fa Cassano.

Gioca 67 minuti contro i galletti, colpisce un palo e fa rivivere, con alcune giocate, emozioni antiche ai presenti nell’impianto costruito da Renzo Piano.

Il primo gol tra i grandi

La strada è tracciata: Cassano inizia a trovare sempre più continuità e confidenza con la categoria e l’1 ottobre arriva il primo gol da professionista nella sfida casalinga contro il Lecco.

Lui parte dalla panchina e quando Gorini lo inserisce all’intervallo sul punteggio di 0-1 per gli ospiti è l’occasione giusta per incidere sul risultato.

Al minuto 87 dai suoi piedi parte un calcio d’angolo che porta all’1-1 di Pittarello e dopo 120 secondi segna di testa la rete del definitivo 2-1 per il Citta.

È il primo goal fra i professionisti, segnato di testa per quel ragazzino di 165 cm scartato dalle big proprio per la statura. Un segno del destino che si compie.

Dopo il primo arriva anche il secondo goal contro la Ternana e sempre al Tombolato. Un tiro da fuori che certifica l’impatto positivo con il calcio dei grandi e uno spazio crescente che Gorini vorrà dargli nel suo scacchiere.

Potenziale importante e statistiche da numero 10

Il Cittadella per ora se lo gode sapendo di aver pescato, ancora una volta grazie alle capacità del Direttore Marchetti, un ragazzo di enorme qualità, con personalità da vendere a dispetto dei 20 anni.

Un grande impatto con la categoria e numeri da chi è in grado di reggere il 10 sulle spalle e una posizione di campo sulla trequarti che richiede determinate caratteristiche.

41 dribbling tentati, di cui il 56% riusciti,  al primo scorcio di stagione fra i professionisti, due gol già segnati, due pali già colpiti. Cassano è un numero 10 presente nel gioco del Citta: 187 tocchi del pallone e 12 nell’area avversaria.

A dispetto della statura, Cassano ha anche una buona capacità di farsi rispettare sui duelli fisici, avendone vinti il 57%.

Da vero numero 10 è sempre portato a tentare la giocata decisiva, riuscendo a completare il 76% dei passaggi tentati nella metà campo avversaria.

Baldanzi, Pafundi ma anche Cassano

Claudio Cassano è il prototipo del numero 10 di una volta, avendo una tecnica sopra la media, ma anche un’applicazione da giocatore del calcio di oggi data la predisposizione ad occupare zone di campo utili alla squadra in fase di non possesso.

Insieme ai più quotati, e mediaticamente celebrati, Baldanzi e Pafundi (il primo coetaneo e il secondo 3 anni più piccolo), Claudio Cassano può rappresentare il futuro di una generazione di numeri 10 italiani che negli ultimi 10 anni ha forse smarrito la capacità di imporsi.

Un nuovo Cassano per la Nazionale e per la Roma, la squadra che ha deciso di puntare su di lui nonostante le doti fisiche limitate ma guardando alle capacità tecniche di un ragazzo sopra la media.

Il futuro è dalla sua e da Roma iniziano a studiarlo attentamente, nella speranza di un nuovo Cassano pronto a fare innamorare lo Stadio Olimpico.

 





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