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Il «modulo» della destra? Palla a Meloni-Scamacca e il risultato è un disastro

June 25, 2024 | by allcalcio.it

Il «modulo» della destra? Palla a Meloni-Scamacca e il risultato


Le ridicole riforme della destra tutta avvinghiata a slogan senza visione poltica. I tentativi di acrobazia della premier che cerca di attribuirsi un ruolo europeo impossibile se non legato a una profonda revisione culturale politica su di sé che lei non ha la forza di fare. Il malessere economico estivo pronto a trasformarsi in disastro dopo vacanza, per quando azzardata possa sembrare trovano una similitudine simbiotica nella ridicola partita giocata dalla nazionale italiana con la Spagna. Gli spagnoli usano per le corride il temine «mundillo», piccolo mondo, per indicare che nell’evento culturale di massa di possono trovare le regole, pregi e difetti della grande società. Ed è vero.

Essendo appassionato di corride e avendo partecipato a lungo ai dibattiti pre e post corride del mundillo posso assicurare che niente faceva capire la Spagna come quei dibatti. E quest’approccio è più vero di quanto possa sembrare ridicolo per il calcio in Italia come «piccolo mondo» di riferimento per capire l’intera società. Vogliamo fare una prova? L’Italia vive in uno sprofondo politico culturale di grande spinta di arretramento che rischia di sciupare tutto quello di buono che affiorava in economia. I numeri sono giudici inflessibili.

A fronte di un deficit strutturale che di fatto rende improbabili serie politiche di sviluppo, la destra forte di una nuova maggioranza del «no», invece di provare a mettere in piedi meccanismi di sviluppo nuovi, moderni, che assalgano il deficit con speranze di crescita, ma, e qui è il punto, si è asserragliata in demagogia linguistica di potere con manifestazioni visuali ridicole, saluti fascisti dei suoi giovani con un gioco di rifermento tutto centrato sulla Premier. Stesso male della partita dell’altro giorno.

Guardiamo il modulo Italia Spagna. Una nazionale tutta impostata su un uomo solo in avanti a cui inviare la palla dalle retrovie. E poi si vede. E s’è visto. Fallimento. Assenza totale di gioco. Schema monotono oltre che ridicolo. Perché una volta bloccato il centro avanti (molto modesto di suo) la Spagna riprendeva a macinare gioco rendendo asfissiante la loro pressione. Stesso identico schema vale per la Meloni. La nostra premier vuole fare la Scammacca della nostra politica. Pretende di essere il riferimento ultimo di tutto lo sviluppo nazionale.

Politiche regionali distruttive, affossamenti della giustizia, distruzione sanità, obliterazione cultura, finanziamento della tragicamente ridicola guerra ucraina, nomine commissari, non c’è palla politica dalle retrovie che non debba andare a Scamacca, pardon a Meloni. E il risultato è analogo. Irrilevanza. Bloccato Scamacca, cioè la Meloni, il gioco si arresta.

L’Europa come la Spagna, torna a giocare a tutto campo nel nostro sistema politico economico mettendo in difficoltà pure quel bravo ragazzo di Gentiloni che certo non può andare dalla Lagarde per dirle di darci i soldi che non abbiamo. O meglio lui ci va, ma l’erede di Draghi – giustamente – lo ignora.

E qui il calcio dovrebbe insegnare qualcosa. Ai tempi di Mancini tutti i giocatori avevano un pezzetto di campo a disposizione per darsi da fare. E si divertivano a giocare di squadra ovunque. L’altra sera c’era invece un solo modulo. Palla a Meloni, pardon a Scamacca e poi si vede.

Il risultato di questo disastroso modulo di gioco è evidente. Noia nella partita. Vuoto nel dibattito politico. La Schlein, che migliora di giorno in giorno, farebbe bene a ignorare questo tutto su Scamacca.. Sviluppi i suoi piani politici e offra soluzioni propri autonome. I referendum, i piani seri culturali. La tutela del lavoro. Il modulo Scamacca non funziona. Tutto peggiorerà con l’autunno. Perchè? Ecco cosa ci aspetta dal modulo di gioco Scamacca- Meloni: un Paese spaccato irreversibimente Nord-Sud per fare felice Salvini dopo anni di immense fatiche per creare l’unità. Inimmaginabili danni culturali ai giovani che se ne andranno dall’Italia come fanno dai paesotti antichi. Una incapacità di colloquiare con il sindacato per un piano di sviluppo occupazione che Impedisce di vedere nel lavoro la vara forza della nazione e si ponga nella tutela anche fisica un grande obiettivo. Un appiattimento su posizioni pro Ucraina che la gente già oggi non condivide e che produrrà dure opposizoini anche di piazza quando i conti pubblici chiederanno riduzioni dolorose di spesa. E perché invece tutti questi soldi all’Ucraina? E lo chiederanno in molti. Infine un isolamento politico europeo non emendato da qualche occhiolino sotto banco con la Presidente della commissione uscente che dimenticherà tutto non appena rieletta.

Che rimedi per la Premier? Guardi al cacio di Mancini e dimentichi lo squallido modulo dell’altra sera.

Naturalmente il Premier punta tutto sul grande bluff del premierato eletto dal popolo che risolve tutti i problemi! Quindi ancora una volta, palla a Scamacca. Ma il calcio non insegna niente alla Premier? Gli unici minuti dignitosi ci sono stati quando entrato in campo un centravanti di manovra. Raspadori, che andava a destra, a sinistra. e invitava tutti a giocare. Con palla sempre a Scamacca, pardon, Meloni il risultato è disastroso. Un duro autunno ci attende.





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