MILANO – Paulo Fonseca in prima squadra, Daniele Bonera nella futura NextGen se il Milan riuscirà a iscrivere la squadra al campionato di C (i presupposti ci sono tutti) e una nuova guida per la Primavera, lasciata da Abate dopo gli ottimi risultati ottenuti soprattutto in Youth League. RedBird, dopo aver raccolto il 31 agosto 2022 l’eredità di Elliott e aver lasciato in panchina gli allenatori che la precedente proprietà aveva individuato e confermato – Pioli reduce dallo scudetto nell’annata ’21-22 in prima squadra e Abate promosso dall’Under 16 alla Primavera il 5 luglio 2022 -, adesso ci metterà la “faccia”. In questa estate 2024, infatti, Gerry Cardinale, insieme alla sua squadra dirigenziale (Ibrahimovic, Furlani, Moncada e D’Ottavio), sceglierà i suoi primi veri allenatori. I tre Milan – prima squadra, NextGen e Primavera – che parteciperanno alla stagione ’24-25, saranno i primi scelti direttamente dalla gestione RedBird.
Milan, il ruolo di Bonera
Da domani, ogni giorno potrebbe essere quello buono per l’annuncio di Paulo Fonseca. È probabile che serva un po’ più di tempo, ma tutto ormai converge su Fonseca. Il portoghese ha vinto le “primarie” rossonere, emergendo fra decine di candidati. L’esperienza al Lille è stato tutto sommato buona e Fonseca avrà il compito sia di spazzare via lo scetticismo nei suoi confronti della piazza, ma soprattutto di riportare il Milan a competere con l’Inter per lo scudetto. Sotto di lui, a plasmare i giovani che dovranno essere pronti a dare una mano, Bonera (a Milano è arrivato nei giorni scorsi da Los Angeles, Jovan Kirovski, il dirigente scelto da Ibra che si occuperà del mercato della NextGen). L’ex difensore bresciano nel 2019 è entrato nello staff tecnico rossonero, prima con Giampaolo, quindi con Pioli. Il suo ruolo da collaboratore è cresciuto nel tempo e di fatto Bonera è stato per l’allenatore emiliano una sorta di vice-bis oltre Murelli. Bonera ha pure guidato la prima squadra per tre gare nel novembre 2020 a causa del Covid che aveva colpito proprio Pioli e Murelli (vittorie con Napoli e Fiorentina, pareggio col Lille).
Milan, Abate e la Primavera
E poi c’è la Primavera, rimasta orfana – anche un po’ a sorpresa – di Ignazio Abate. L’ex terzino, grande amico di Ibrahimovic, la sera del 25 maggio, mentre a San Siro i tifosi salutavano Pioli, annunciava il suo addio dopo l’eliminazione dai playoff del campionato Primavera per mettersi in gioco con un club professionistico. Per la sua sostituzione ci sono diversi profili analizzati in primis dal responsabile del settore giovanile Vincenzo Vergine, ma in pole negli ultimi giorni è salito Federico Guidi, 47 anni, allenatore della Primavera della Roma sconfitta venerdì nella finale scudetto dal Sassuolo. Con la seconda squadra giallorossa Guidi ha conquistato una Coppa Italia (’22-23) e una Supercoppa (’23). Venerdì dopo la finale scudetto ha dichiarato: «Il mio futuro? Non ho ancora avuto modo di parlare con la società, lo faremo nei prossimi giorni e vedremo dove sarò il prossimo anno». Vergine ha lavorato e scelto personalmente Guidi sia quando era responsabile del vivaio della Fiorentina che della Roma.
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