L’Al Nassr potrebbe sostituire il tecnico parmigiano, che andrà alla Fiorentina ma era nel mirino della Figc, con il ct appena esonerato. Comolli ha confermato Tudor, ma se negli Usa…
E se ancora una volta il destino di Luciano Spalletti si incrociasse con quello di Stefano Pioli? L’Al Nassr sta per congedare il tecnico parmigiano che si è promesso alla Fiorentina. E alcune indiscrezioni fanno capire che il ricchissimo club saudita potrebbe fare un’offerta allettante proprio al ct appena esonerato dalla Nazionale. Se finisse così sarebbe la coda di quel balletto visto a Milano nell’ottobre 2019 per la panchina del Milan. Quella volta i dirigenti rossoneri interpellarono Spalletti, considerato come prima scelta per sostituire Marco Giampaolo. Ma il tecnico di Certaldo era ancora legato all’Inter e un po’ per motivi economici, ma anche per l’irrigidimento della società nerazzurra, l’affare non andò in porto. Così Boban e Maldini dirottarono in fretta le loro attenzioni proprio su Pioli: scelta evidentemente rivelatasi, poi, felice.
la fiducia a tudor
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Ma torniamo all’oggi. Dopo il no di Ranieri anche il nome di Pioli per qualche ora è stato di tendenza tra i social per la panchina azzurra. Però in breve è emerso che l’impegno già preso con la Fiorentina non può essere scalfito. Quindi stavolta non può raccoglierne l’eredità. Nel frattempo Spalletti cercherà un po’ di quiete dopo la tempesta con l’Italia. Anche perché da Torino sono arrivate notizie perentorie sulla panchina bianconera. Nella sua presentazione il nuovo responsabile dell’area tecnica Daniel Comolli ha dato fiducia ad Igor Tudor, spazzando via tutte le voci di queste settimane: compresa quella che riporta l’interesse juventino proprio per Spalletti. Allora la pratica è davvero chiusa? Con la partenza per il Mondiale per club ormai alle porte alla Continassa non hanno tempo e voglia per occuparsi di piani alternativi.
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libero dalla figc, e i figli…
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Evidentemente il successo della missione americana può decretare in via definitiva la fiducia espressa sinora al croato. Ma non sono da escludere neanche cambi di scena clamorosi. In definitiva quella della tournée negli Usa è una sorta di prova del nove per tutti, considerando che il mercato prenderà corpo solo da luglio in poi. Tornando all’ex tecnico del Napoli va messo in rilievo come la sua scelta di risolvere immediatamente il contratto con la Federcalcio (un sacrificio economico da non sottovalutare) gli permette di tornare in pista in qualsiasi momento. E questo, evidentemente, è un punto a suo favore. Nell’ultima conferenza stampa gli è stato chiesto del suo futuro è la risposta ha aperto un piccolo varco alle novità: “Le proposte non mancano”. Tutto e niente, perché in questa fase (più che mai) non potrà sbagliare la prossima mossa. Peraltro c’è la curiosità che il suo secondogenito, Federico Spalletti, sino a qualche tempo fa è stato nello staff di Thiago Motta, assunto sotto la gestione di Cristiano Giuntoli come collaboratore tecnico. Ovviamente è solo una casualità, ma diciamo che ultimamente la famiglia Spalletti ha messo piede alla Continassa… Invece il suo primogenito Samuele di professione fa l’avvocato e già in occasione del passaggio a Napoli ha curato la stesura del contratto di papà. Quindi è pronto a tornare all’opera. Più volte la Juve è stata accostata al nome di Spalletti. In tempi lontani, ma anche più recenti. Ogni volta, comunque, la scintilla non è scoccata. Ora come ora è più facile che per qualche settimana cali il silenzio attorno a lui. Un po’ perché il giro delle grandi panchine sì è ormai compiuto e l’opzione Spalletti va considerata ovviamente per società di primo piano: sia in Italia che all’estero. E in ogni caso chi lo conosce giura che Lucio avrà bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare questa sconfitta. Un inciampo che non aveva messo nel conto. In sintesi: asseconderà il corteggiamento dei petrodollari sauditi o aspetterà l’occasione giusta nel calcio che conta? Il partito di chi lo vuole alla Juve vota per la seconda opzione.
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