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Il derby più derby. Punti, gol fatti, difese blindate e spettatori: Milano comanda – La Gazzetta dello Sport

September 12, 2023 | by allcalcio.it

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Alessandra Gozzini
Inter-Milan sarà il derby più bello, sentito e seguito di tutta Europa. Bello perché i numeri dell’attacco assicurano spettacolo: si sfidano le squadre con più gol segnati in campionato in queste prime tre giornate. Sentito perché la prossima a metterne dentro di più sarà anche la squadra che si aggiudicherà il primato solitario: non ci sono altri esempi nel continente. E non ci sono precedenti italiani: nel 1962 fu derby di testa ma le milanesi dividevano il primo posto del podio con la Fiorentina. Seguito perché nessuna delle altre grandi città del calcio europeo porta tanti spettatori allo stadio come fa Milano: San Siro ha un’atmosfera unica, una magia di cori e colori. Soprattutto, è sempre pieno.
L’Inter ha esultato cinque volte con Lautaro Martinez, il Milan quattro con Giroud: sfida nella sfida, capocannoniere opposto al vice. Inzaghi ha portato in gol anche un esterno di centrocampo (Dumfries), il regista della squadra (Calhanoglu) e l’altra punta, Thuram. Pioli colpisce dal centro e dalle fasce, moltiplicando le soluzioni offensive: ha messo davanti al portiere avversario due volte Pulisic, una Theo Hernandez e Leao. Per media gol fatti non c’è città che festeggia con tanta frequenza: 2,7 reti segnate ogni 90’ per Inter e Milan, con un totale di 5,4. Il City farebbe di più (2,8) ma non ha una spalla all’altezza: lo United si ferma a 1,3. Lo stesso accade se si guardano le prime due londinesi della Premier: il Tottenham segna quanto l’attacco di Guardiola (2,8 reti a gara), ma l’Arsenal non riesce a tenere il passo (“solo” 2 gol di media a partita).
Con una simile produzione offensiva Inter e Milan hanno facilmente raggiunto la cima più alta della classifica. Entrambe sono a punteggio pieno, insieme hanno conquistato diciotto punti sui 18 a disposizione. Un derby d’alta quota come non si vede in nessun altro angolo dell’Europa nobile: il Real comanda la Liga a 12 , inseguito da Girona e Barcellona (10); il City guida la Premier a quota 12 con Londra (Tottenham, Arsenal e West Ham) ferma a 10; Leverkusen e Bayern Monaco, 591 chilometri di distanza, si spartiscono la vetta della Bundesliga a 9. Monaco, Paris Saint Germain e Marsiglia rappresentano le tre cime più alte della Ligue 1. InterMilan, unite, hanno una media punti a partita di 6. Manchester arriva a 4,5; Madrid risale a 5,3; le prime due di Londra ne mettono insieme 5. Fa eccezione il campionato portoghese: Porto e Boavista (con lo Sporting Lisbona terzo incomodo) trascinano la Liga Portugal, ma non a punteggio pieno.
Attenzione però: mantenere il ritmo sotto porta sarà il compito più difficile d’Europa. L’Inter è inviolata, tre clean sheet su tre. Il Milan ha ceduto due volte, per una disattenzione difensiva contro il Torino e nel finale d’assalto della Roma all’Olimpico. La media complessiva dei gol subiti è pari a 0,7. Le due squadre di Madrid tengono su il muro ma non solido quanto quello di Milano: 0,8 la media reti incassate a partita da Real Madrid e Atletico. Londra e Manchester sono ancora più fragili: Tottenham e Arsenal sono state colpite in tutto otto volte (media totale di 2 ogni 90 minuti), Manchester ancora più giù: 2,3 gol subiti per ogni giornata di Premier (colpa soprattutto della difesa non proprio imperforabile dello United).
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Lo stadio pieno è causa e conseguenza: interisti e milanisti hanno seguito con entusiasmo le evoluzioni del mercato estivo e hanno riempito San Siro dall’inizio. L’atmosfera ha caricato le squadre: con la spinta del pubblico tentano la prima fuga scudetto. In tre diverse occasioni, una volta per il Milan e in due quando ospitava l’Inter, il Meazza ha superato quota settantamila spettatori. Nel dettaglio: 72.509 presenti la sera del 19 agosto, quando i nerazzurri hanno alzato il sipario contro il Monza. Settantadue mila e tredici spettatori per Milan-Torino, ultimo week-end agostano. E all’inizio di settembre, per Inter-Fiorentina, la quota è salita a 72.739. Mischiando i tifosi della due città, per una volta, si ottiene il dato di 144.637 come somma dei sostenitori seduti (di media) sulle tribune di San Siro. In Europa solo l’Old Trafford ispira lo stesso fascino: in poco più di 73mila hanno festeggiato le vittorie United contro Wolverhampton e Nottingham. L’Eithad Stadium, casa del City, non può riempirsi oltre i 54mila che hanno assistito alla vittoria contro il Newcastle, per una media di 126.975 fan inglesi sugli spalti. Madrid è sul terzo gradino del podio: incidono i lavori del Bernabeu, opere che in parte limitano la capienza: in 66.747 per Real-Getafe. Al Metropolitano “solo” 56.164 per Atletico-Granada. Chiude Londra: l’avveniristico stadio del Tottenham ha ospitato 61.910 tifosi nella vittoria con lo United, l’Arsenal ne ha portati 59.000 contro Nottingham e Fulham e sessantamila contro il solito United: media complessiva di 121.955. San Siro domina.

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