il club ha 106 milioni di euro di debiti con l’Agenzia delle Entrate
November 11, 2023 | by allcalcio.it
Genoa sulle orme di Reggina e Sampdoria: la richiesta al Tribunale di Genova rischia di far scattare le limitazioni al mercato previste dall’articolo 90 delle NOIF.
Genoa al settimo cielo. O anche no. In campo le cose vanno a gonfie vele, con la squadra di Gilardino reduce dal prezioso successo nell’anticipo di venerdì sera ai danni del Verona (di Dragusin a fine primo tempo la rete decisiva) che ha allontanato la zona retrocessione e proiettato il Grifone verso posizioni più tranquille di classifica. A livello finanziario, però, la storica società rossoblu non se la passa benissimo. Al punto da rischiare di ritrovarsi col mercato bloccato.
La richiesta del Grifone al Tribunale di Genova
A raccontare la vicenda è Calcio e Finanza, che ha avuto modo di consultare alcuni documenti ufficiali che attestano la richiesta di via libera del Genoa al Tribunale del capoluogo ligure alla ristrutturazione dei debiti attraverso la strada indicata nel Codice della crisi d’impresa, strada già percorsa da Reggina e Sampdoria. I debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ammontano complessivamente a 106 milioni di euro e il club rossoblu si è impegnato a saldare, come prescritto dalla legge, “il 35% del loro complessivo ammontare”: vale a dire 37 milioni, 255mila e 121 euro. Tutti debiti pregressi e legati alla precedente proprietà
Genoa, 106 milioni di debiti con l’Agenzia delle Entrate
Di fatto, il Genoa ha accettato di dare in pegno il marchio societario e i diritti di archivio, allegando alla richiesta una lettera di patronage da parte di 777 Partners Italy Holding, che ha la proprietà del complesso immobiliare di Badia Sant’Andrea, dove sorgeranno il centro sportivo e la sede del club. Al Tribunale spetta ora se accettare o meno la richiesta. Qualora dovesse arrivare il benestare, inizierebbe il piano di rientro e, contestualmente, sulla società genoana scatterebbero le limitazioni al mercato previste dall’articolo 90 delle NOIF, le norme interne della FIGC.
L’articolo 90 delle NOIF e le limitazioni al mercato
Cosa recita l’articolo? È il comma 4, in particolare, a disciplinare le sanzioni relative al mancato rispetto da parte delle società della misura minima dell’indicatore di Liquidità al 31 marzo o al 30 settembre.
La Co.Vi.So.C. dispone la non ammissione ad operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori rispettivamente per la sessione estiva e per la sessione invernale, i cui termini sono definiti annualmente dalla FIGC, salvo che, per ogni nuova acquisizione, la Lega di competenza riscontri l’integrale copertura degli impegni economico-finanziari da assolvere nel corso della stagione sportiva, attraverso il saldo positivo derivante dalle operazioni di trasferimento dei calciatori intervenute nella sessione di riferimento.
Il provvedimento si applica anche nel caso in cui le società abbiano presentato domanda di accesso agli istituti di regolazione della crisi o dell’insolvenza previsti al D.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 che presuppongano procedure in continuità aziendale diretta. Il provvedimento di non ammissione ad operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori permane sino al termine della seconda sessione di mercato successiva all’intervenuta omologazione della competente Autorità Giudiziaria o ad equivalente provvedimento divenuto definitivo, in cui siano stabiliti esplicitamente effetti di esdebitazione.
In parole povere, il mercato del Genoa sarebbe bloccato, fatta salva la possibilità di compiere operazioni con saldo positivo. Per due sessioni di mercato, insomma, il Genoa potrebbe fare operazioni in entrato solo dopo aver ceduto calciatori, garantendo un saldo positivo tra entrate e uscite.
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