Ibra, il film sul suo naso a Malmoe

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Nel 2019 l’opera che gli dedicò la federcalcio svedese davanti allo stadio cittadino fu vandalizzata: “Zlatan’s nose” è un mix tra inchiesta, documentario e romanzo fra le pieghe della città svedese

È partito tutto da un naso. Ebbene sì. Ma non un naso qualunque: quello di Zlatan Ibrahimovic. E allora la faccenda merita addirittura un film, anche perché il naso in questione è quello asportato dalla sua statua eretta in suo onore davanti allo stadio di Malmoe. Ricordate? Era l’8 ottobre 2019 quando l’opera fu svelata davanti a un emozionato Zlatan: creata dallo scultore Peter Linde e commissionata direttamente dalla federcalcio svedese, è alta tre metri e mezzo e raffigura Z in piedi a petto nudo e braccia aperte. 

Ecco: nella notte del 22 dicembre dello stesso anno, la statua fu vandalizzata e si ritrovò senza naso. Rubato. Un caso rimasto un mistero non tanto per il movente, quanto per i responsabili. Il film parte da qui, si intitola “Zlatan’s nose”, per la regia di Nils Toftenow, e sarà presentato in anteprima mondiale il prossimo 20 marzo al Copenhagen International Documentary Film Festival.

la trama

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Il genere? Un mix tra inchiesta e documentario, ma senza rinunciare a note più romanzate e riflessive. Con una trama di partenza chiara: scavare tra le pieghe della città di Malmoe per arrivare alla verità. “Una troupe cinematografica si mette in viaggio per scoprire la verità, dando vita a un documentario – riporta la scheda del film -. Ma quando il detective privato da loro assunto trasforma l’indagine in un thriller di spionaggio pieno di azione, il progetto sfugge al controllo, costringendo la troupe a rendersi conto di dover affrontare due misteri: il naso mancante e l’uomo che hanno assunto per trovarlo. I confini tra realtà e finzione, così, si confondono”. Insomma, la figura di Ibrahimovic continua a regalare spunti, anche se ormai Z ha smesso di giocare. La statua in particolare ha vissuto parecchie traversie, vandalizzata ripetutamente, tanto che l’amministrazione cittadina di Malmoe a un certo punto voleva trasferirla fuori città. E’ poi stata restaurata in una località segreta ma nel 2024 è stato deciso di non ricollocarla. I problemi sono iniziati dopo l’annuncio con cui Ibra ufficializzava l’acquisto di una cospicua quota societaria dell’Hammarby, club rivale del Malmoe. Da lì in avanti è stata un’escalation. Le hanno messo la tavoletta di un water intorno al braccio, l’hanno ricoperta di spray bianco, hanno cercato di darle fuoco, le hanno segato i piedi facendola cadere, hanno provato a staccarle la testa e, appunto, hanno divelto il naso. Una violenza e una rabbia che avrebbe per protagonisti gli ultras del Malmoe.

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