Da Torino a Bruxelles e Liverpool, quante celebrazioni per gli incidenti del 1985 Alla Continassa un’opera commemorativa e l’anteprima del documentario
Trentanove volti, trentanove sorrisi, trentanove voci, trentanove famiglie. Trentanove anime. Oggi sono quarant’anni esatti dalla tragedia dell’Heysel, da quel 29 maggio 1985 in cui 39 tifosi di calcio (tra cui 32 italiani) persero la vita prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, a Bruxelles. Ben 40 anni sono trascorsi da quella notte, tremenda per il mondo del calcio e dello sport, minuti di terrore e ore di straziante dolore che hanno inevitabilmente segnato la storia della Juventus per l’eternità. Nel museo ufficiale della Signora c’è una parte dedicata all’Heysel, nel cortile della sede di corso Galileo Ferraris c’è una stele monumentale e a quei 39 tifosi era stato dedicato un momento specifico nella sera d’inaugurazione dell’allora Juventus Stadium – oggi Allianz Stadium – nel 2011. Nel 40° anniversario, ovviamente, il club bianconero coglie l’occasione per mettere in pausa la quotidianità e omaggiare quelle 39 anime che non saranno mai dimenticate.
VERSO ALTROVE
—
Questa mattina, alle 11, la giornata dedicata al ricordo della tragedia dell’Heysel comincerà a pochi passi dal centro sportivo della Continassa, dove sarà inaugurata l’opera commemorativa Verso altrove. Realizzata da Luca Vitone – uno dei più importanti artisti contemporanei italiani – e curata dal compianto Luca Beatrice, si sviluppa in un’area di circa duemila metri quadri: sul manto erboso sono disposti dei maestosi ginkgo biloba – simbolo di resilienza e longevità – e tra gli alberi è presente una rampa a forma di spirale centrifuga, un percorso lungo 66 metri fino a raggiungere un’altezza complessiva di oltre 5 metri. Il percorso è illuminato a led: accompagna il visitatore verso la sommità e rende visibile l’opera dall’alto, come segno distinguibile tracciato nel tessuto urbano della città, anche nell’oscurità. Al termine della salita un cannocchiale dalle lenti invertite offre una prospettiva insolita: anziché avvicinare, allontana lo sguardo, invitando a guardare oltre, verso l’orizzonte, al di là del visibile. Durante l’inaugurazione del memoriale verrà anche presentato in anteprima l’omonimo documentario prodotto da Juventus Creator Lab, trasmesso poi in esclusiva su Sky Arte alle 21 e in streaming su NOW.
IN ITALIA
—
Poco dopo, alle 21.20, Rai 2 trasmetterà invece il docufilm Heysel 1985, mentre dalla mattinata il Museo del Calcio di Coverciano ospiterà un incontro dedicato e una mostra fotografica. In Italia sarà Torino il fulcro delle celebrazioni, anche dopo l’inaugurazione alla Continassa. Alle 18, nella piazza intitolata proprio alle Vittime dell’Heysel, la Juventus e le autorità cittadine provvederanno alla deposizione di mazzi di fiori, mentre in serata uno spettacolo teatrale unirà la tragedia dell’Heysel a quella di Superga. Altre celebrazioni si terranno anche a Grugliasco nel giardino intitolato alle vittime, mentre nel carcere Lorusso e Cutugno sono state organizzate sia una lezione speciale che una commemorazione dedicata con la sopravvissuta Carla Gonella e l’ex dirigente bianconero Franco Mottola. E, dal tramonto, la Mole Antonelliana si tingerà di bianconero e su di essa sarà proiettata la scritta “+39”.
ALL’ESTERO
—
Belgio e Regno Unito, coinvolti in diverso modo nella tragedia dell’Heysel, non si faranno trovare impreparati. Proprio nello stadio di quella finale di Coppa Campioni, oggi chiamato Re Baldovino, sarà deposta una corona di fiori e saranno letti i nomi delle 39 vittime da parte di un tifoso della Juventus, alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti diplomatici di Italia e Regno Unito: a pochi metri da dove 40 anni fa si verificò il crollo, oggi è presente una targa in marmo. A Liverpool, invece, nelle prossime settimane il club presenterà un nuovo memoriale commemorativo in ricordo delle vittime: il monumento sarà adornato da due sciarpe annodate tra loro (una bianconera e l’altra dei Reds) per “simboleggiare l’unità e la solidarietà tra i due club e il legame forgiato attraverso il dolore condiviso e il rispetto reciproco”. Sul nuovo monumento, che si chiamerà Forever Bound – legati per sempre – verranno iscritti i nomi delle vittime, con la scritta anche in italiano “In memoria e amicizia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA