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De laurentiis

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli: “Il problema del calcio è che manca innovazione perché fa paura a chi comanda”. Poi ha parlato della squadra: “Cosa è successo dopo Bologna? Il problema sono sempre gli infortuni che tu non puoi prevedere. Nessuno si sarebbe mai aspettato che 7 giocatori di quel livello e di quella importanza venissero a mancare e quindi ci può stare che a un certo punto uno sbagli anche un momento del campionato. Secondo me si fa sempre una grande tragedia o una grande festa, ma il calcio invece di pensare alle cose serie che non esistiamo ahimé nel calcio, perché purtroppo i gestori del calcio dovremmo essere noi, perché noi investiamo nel calcio, non sono le istituzioni calcistiche. Però le istituzioni calcistiche ci prendono per mano e ci trascinano nei loro percorsi dorati, dove a loro interessa soltanto il mantenimento di una poltrona che gli dà immagine e possibilità di essere qualcuno e di frequentare persone e stati importanti, essere ricevuti da chiunque, mentre noi veniamo utilizzati come se fossimo merce di scambio, in cambio di cosa? Della loro condizione e della loro supremazia? Secondo me tutto ciò non paga, è vecchio. Il calcio è stravecchio e bisogna cambiare. Si cerca sempre di togliere molto ai campionati nazionali, ma il calcio non appartiene a 3/4 nazioni ma al mondo intero. Allora secondo me bisognerebbe capire dove stanno i problemi di una non finanziabilità dal mercato stesso del calcio. Bisogna sparecchiare la tavola da tutto ciò che è vecchio: facciamo dei regolamenti nuovi, parliamo di impresa e di imprenditorialità pero poi ci comportiamo come se fossimo tutti impiegati di un grande sistema dove comandano soltanto due personaggi. Mi sembra un po’ triste, irreale e anacronistico: andiamo verso un futuro che è fatto di intelligenza artificiale, di innovazione completa e questo è ciò che manca al calcio. Perché fa paura a chi comanda”.

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