gol di Malinovskyj e Vitinha, il Grifone festeggia con una serata indimenticabile

Il Genoa supera il Bologna per 2-0 grazie alle reti di Ruslan Malinovskyj su assist di Aarón Martín al 13esimo e di Vitinha servito da Albert Gudmundsson al 59esimo. I felsinei avevano colpito un palo con Giovanni Fabbian al 26esimo.

La squadra di Alberto Gilardino chiude la stagione undicesima a 49 punti e saluta i propri tifosi regalando spettacolo per l’intera partita e vincendo in modo meritato.

Prestazione incolore per i felsinei di Thiago Motta, alla sua ultima gara in rossoblù, con il Bologna che termina a 68 punti un campionato comunque segnato da una storica qualificazione in Champions League.

Il primo tempo

Al 13esimo affondo di Aarón Martín sulla sinistra, rasoterra in area per Malinovskyj che fa partire un diagonale con il mancino, Ravaglia si tuffa ma non ci arriva, palo e rete: Grifone in vantaggio.

Al 24esimo Vitinha intercetta un passaggio di Lucumì nella metà campo del Bologna, si volta, entra in area e tira, Beukema devia in angolo con il corpo. Sul cambio di fronte traversone nell’area del Genoa, Fabbian stacca e colpisce di testa, Leali si tuffa ma non ci arriva, la palla colpisce il palo ed esce.

Al 41esimo Vitinha si avventa su un lancio proveniente dal centrocampo, anticipa Vásquez e Beukema, entra in area, tenta il pallonetto ma è troppo alto.

Un Genoa scatenato prevale nei primi 45 minuti di gioco. Il Bologna fa di più come possesso palla e colpisce anche un palo, ma sono i padroni di casa a lanciarsi in avanti siglando il gol del vantaggio e cercando più volte il raddoppio. Formazioni negli spogliatoi sull’1-0 per i ragazzi di Gilardino.

Il secondo tempo

Nella ripresa il Bologna si rende subito pericoloso: al 49esimo gran diagonale di Fabbian con il destro, Leali si tuffa ma non ci arriva, palla fuori di poco. Qualche minuto dopo ancora Fabbian fa partire una cannonata dal limite che passa sotto le gambe di Vogliacco, Leali para a terra sulla linea di porta.

Al 54esimo El Azzouzi butta giù senza tanti complimenti Gudmundsson, l’arbitro estrae il primo cartellino giallo della partita. A battere il calcio piazzato è lo stesso islandese, il suo rasoterra non irresistibile è parato a terra da Ravaglia.

Al 59esimo passaggio preciso di Gudmundsson per Vitinha che è lesto a entrare in area, mette a sedere Ravaglia e lo scavalca con un diagonale che si insacca nell’angolino: è il raddoppio del Genoa.

Al 63esimo gesto di stizza di Castro che schiaccia il pallone a terra dopo che era stato concesso un fallo laterale alla squadra avversaria, l’arbitro lo ammonisce.

Al 91esimo Ekuban affronta Beukema, entra in area e tira in porta, respinta di Bagnolini subentrato nel frattempo a Ravaglia, Gudmundsson spreca l’occasione del terzo gol sbagliando mira a porta praticamente sguarnita.

Al 94esimo punizione per il Genoa, Gudmundsson tira direttamente con il destro verso l’incrocio dei pali, palla sull’esterno della rete.

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I giocatori delle due squadre prima del fischio d’inizio