Gli effetti di Allegri e l’unico interesse della Juve: ballano troppi milioni
April 2, 2024 | by allcalcio.it
Non è solo una questione di principio, di onore o di prestigio: la semifinale di andata di Coppa Italia è un passaggio cruciale per la stagione e il futuro della Juventus e, più nel dettaglio, di Massimiliano Allegri. Al netto delle rassicurazioni del caso, pubbliche o private che siano, la panchina traballa: magari non nell’immediato, però una figuraccia stasera contro la Lazio potrebbe far precipitare la situazione.
Anche perché i bianconeri affrontano un doppio esame allo Stadium per testare la situazione ambientale: stasera in Coppa e poi domenica con la Fiorentina in un incrocio ancora più delicato e decisivo. L’aria rischia di essere così pesante che lo stesso Allegri, dopo la sconfitta di sabato all’Olimpico, aveva invocato la clemenza del pubblico, chiamato a mettere da parte la delusione per trasformarsi ancora una volta in prezioso alleato.
Coppa Italia questione d’onore
Ma a tirarsi fuori dalle sabbie mobili deve essere con le proprie forze la squadra da sola, con il suo allenatore al comando: anche per far capire alla dirigenza se, effettivamente, l’allenatore sia a tutti gli effetti ancora al comando della squadra stessa. Ma in che modo un capitombolo in un match di andata di una semifinale di Coppa Italia può modificare lo scenario in maniera così repentina?
Premesso che la Juventus è in rottura prolungata da due mesi, l’interesse principale (se non unico) del club è raggiungere il traguardo della qualificazione alla prossima Champions League: ballano troppi milioni per potersi permettere di fallire l’obiettivo. La Coppa Italia sarebbe, appunto, una questione di onore: sposterebbe comunque qualche milione – anche quelli della Supercoppa – e sarebbe una consolazione rispetto alle due stagioni precedenti concluse senza titoli in bacheca.
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