Aperto un gruppo dedicato a tutti i direttori di gara di ogni disciplina. “Inaccettabile una figura centrale dello sport, esposta a rischi fisici e verbali, operi senza tutele”
Svincolato dall’AIA e dalla FIGC ma intanto c’è un passo in più. Forse, in un dopodomani, per arrivare al professionismo arbitrale. Forse. Il primo passo sancito oggi è che anche gli arbitri – di calcio e non solo – hanno e avranno il loro sindacato. La novità non è infatti un’associazione di categoria, ma una rappresentanza sindacale.
Ad annunciarla è la Cgil, che all’interno della Slc (sezione lavoratori della comunicazione) ha aperto un gruppo dedicato a tutti i direttori di gara di ogni disciplina. “È inaccettabile – ha spiegato la segretaria nazionale Cgil, Sabina Di Marco – che l’arbitro, figura centrale dello sport, spesso esposto a rischi fisici e verbali, operi senza tutele e riconoscimento adeguati”.
Della sezione arbitri, alla quale partecipano già alcuni iscritti, fa parte anche Duccio Baglioni, già vicepresidente Aia (ai tempi di Alfredo Trentalange).
sciopero
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L’iniziativa è, come detto, indipendente dalla associazione (AIA) che fa parte della Figc. Solo gli arbitri del calcio sono oltre trentamila, con anche difficoltà economiche legate e violenze sui campi minori dai quali ogni settimana arrivano cronache raccapriccianti di aggressioni, verbali e non. Poi c’è tutto il pianeta degli altri sport, dilettantistici e non. In tutto questo, teoricamente gli arbitri potrebbero anche scioperare, visto che la legge 36 del 2021 li inquadra nella nuova figura del `lavoratore sportivo´.
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