Giucas Casella: “A 6 anni caddi in un pozzo. Belen andò in catalessi profonda”

Giucas Casella, nel corso di una intervista alla edizione odierna del Corriere della Sera, ha parlato della sua carriera e dei tanti vip che ha ipnotizzato: “A sei anni caddi in un pozzo. Gridai per chiamare aiuto. Intorno non c’era nessuno. Mia madre, sordomuta, stava raccogliendo i frutti da un albero di gelso. Non poteva sentirmi ma in qualche modo avvertì che ero in pericolo e corse a salvarmi. Credi sia stata telepatia, altrimenti non si spiega. Dopo di che cominciarono a succedermi cose strane”.

Strane come? 

“Su un sentiero incontrai una vipera. La fissai terrorizzato. Ma lei restò immobile, come pietrificata. E poi con i compagni di scuola: parlando li mandavo in catalessi. Se si facevano male li toccavo dicendo ‘ora non sentirai più nulla’. E gli passava il dolore. I loro genitori si spaventarono, non volevano che giocassero con me, pensavano fossi posseduto dal demonio, consigliarono ai miei di portarmi dall’esorcista”.

Con Simona Ventura l’ipnosi non riuscì

“Se il soggetto non collabora, resiste, l’esperimento non viene bene. Funziona con persone forti, che cedono il comando della propria volontà, non con quelle deboli che hanno paura. Belen andò in catalessi profonda, sospesa tra due sedie e rigida come una statua, ci sono anche salito sopra. Ho ipnotizzato tanti personaggi. Loretta Goggi, Paolo Villaggio, i Pooh, Raffaelle Carrà restò con le mani bloccate. Eravamo amici, giocavamo a carte insieme, ma era terrorizzata, evitava di guardarmi negli occhi”.