Vicenza, 16 ottobre 2024 – Scavallata la seconda metà di ottobre, notoriamente le gare in calendario sono così poche da consentire il mesto conto alla rovescia finché per questa stagione non sarà finito tutto totalmente. In Italia tra gli ultimi appuntamenti c’è il Giro del Veneto 2024, che metteva i corridori non ancora in vacanza di fronte a 173 km da Verona a Vicenza: un percorso avvincente che ha visto il successo in volata di Corbin Strong (Israel-Premier Tech), forse non proprio il favoritissimo della vigilia.
La cronaca
Ad aprire la giornata era stato l’attacco giostrato da Ben Granger (MG.K vis Colors for Peace VPM), Adne Holter (Uno-X Mobility), German Gomez (Team Polti Kometa), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team), Kevin Pezzo-Rosola (General Store-Essegibi-F.Lli Curia), Davide Baldaccini (Team Corratec-Vini Fantini) e Lorenzo Milesi (Movistar Team), con quest’ultimo costretto al ritiro per una caduta. Dell’inseguimento se ne incarica l’UAE Team Emirates, la squadra mattatrice dell’intera stagione che cerca l’ennesimo successo al cospetto delle altre formazioni in gioco, che invece vanno a caccia di preziosi punti per scalare il ranking: non è d’accordo Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), che apre la lista degli scatti. Ci prova poi Marc Hirschi (UAE Team Emirates), uno che da agosto in poi ha vinto gran parte delle corse in programma in Italia (e non solo), prima dell’allungo in discesa dello specialista Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team). Niente però riesce a impedire la volata che sarà vinta da Strong, oggi nomen omen dopo aver già sfiorato il successo al Gran Piemonte 2024: il neozelandese ha regolato Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Romain Grégoire (Groupama-FDJ), seguiti a loro volta da Davide De Pretto (Team Jayco AlUla), il migliore dei tanti italiani presenti in top 10.
Kamp all’Intermarché-Wanty
Intanto procede anche il ciclomercato, che vede l’Intermarché-Wanty arricchire il proprio parco di corridori da Classiche per il 2025 ingaggiando Alexander Kamp, in uscita dalla Tudor Pro Cycling Team. L’esperto danese, che ha firmato fino al 2026, torna così nella categoria World Tour dopo un passato all’allora Trek-Segafredo e lo fa con l’intenzione di provare a regalarsi quell’acuto importante finora mai raggiunto in carriera. “Arrivo in una squadra con una struttura ben organizzata e un’atmosfera familiare nella quale tutti i corridori, sia giovani sia più esperti, riescono a rendere al meglio. Questo mi ha spinto a venire qui, convinto di poter trovare l’ambiente perfetto per rilanciare le mie ambizioni da corridore esplosivo da provare a concretizzare nelle corse per attaccanti. Voglio lottare per vincere il più possibile e nei miei sogni ci sono l’Amstel Gold Race e la Liegi-Bastogne-Liegi, ma se non potrò alzare io le braccia al cielo – conclude ora un più realista Kamp – spero di essere di aiuto alla squadra”.
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