Gimenez, gol alla Vieri: il Milan ha il 9, è Bebote-mania

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La prima rete messicana nella storia del club ricorda quelle di Bobo. Santiago è andato subito in tendenza sui social e ora aspetta il suo derby col Feyenoord: “È la mia famiglia, mi ha dato molto, sarà fantastico”

Luca Bianchin

Giornalista

Il Milan, nell’ultima settimana, riesce in tutto quello che prova. Anche a cancellare i confini tra Stati Uniti e Messico, altro che muro. Christian Pulisic a Empoli ha mandato in porta Santiago Gimenez e lui, Santi, ha fatto il resto: è il primo marcatore messicano nella storia del Milan, il terzo in Serie A dopo Johan Vasquez e Hirving Lozano. Molto oltre le statistiche, ai milanisti resta un pensiero in testa: il Milan ha trovato un centravanti.

come ha segnato

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Il gol di Gimenez è da attaccante vero, tutto mancino. Santi si sposta la palla davanti a Goglichidze, in pessimo equilibrio, e cerca il palo lungo con il sinistro a giro. Tutto perfetto, l’ideale per diventare trend topic sui social – “Gimenez” era l’argomento numero 1 su X a Milano in serata – e guardare al suo derby con il Feyenoord con grande ottimismo. Santiago a Empoli ha giocato 45 minuti, ha toccato solo 23 palloni e fatto due tiri verso la porta: sono bastati. Dopo l’assist contro la Roma all’esordio in Coppa Italia, ecco il gol. Chi ben comincia…

santiago gimenez gol empoli-milan

che cosa ha detto

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Santi alla fine è stato uomo di poche parole: “Sono grato alla squadra e a Dio. Entrare in campo è stata una buona opportunità. In Serie A è sempre difficile, no? Devi spingere molto come squadra e noi ce l’abbiamo fatta. Il Feyenoord in Champions? Sarà dura davvero. Per me ci saranno molte emozioni, il Feyenoord è la mia famiglia, mi ha dato molto. Sarà fantastico”.

titolare in champions

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Gimenez probabilmente a Rotterdam, mercoledì sera, giocherà dall’inizio con Pulisic, Joao Felix e Rafa Leao, nell’attacco quattro stelle che i milanisti aspettano da settimane. Il Milan con loro è sicuramente meno equilibrato ma molto meno divertente. Per Santi, un affarone: tutti – anche Reijnders… – lo possono liberare in area con facilità e Leao obbliga le difese a grande attenzione sulla fascia. Considerando che il Feyenoord ha solo la quarta difesa in Olanda, campionato in cui le occasioni non mancano, è facile pensare che Gimenez in area avrà più di una palla gol.

chiamami bebote

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Il prossimo mese così diventa importante: se Santi prenderà il ritmo, se continuerà a segnare un gol ogni ora come faceva in Olanda, a 30 milioni più bonus sarà presto un affarone. I presupposti ci sono: non ha particolare concorrenza – quindi troverà fiducia – e può guardare San Siro senza paura. Gimenez è un cittadino del mondo, ha lasciato casa a 21 anni per andare in Olanda e nelle prime dichiarazioni non è stato né troppo umile né sbruffone. I milanisti all’ora di cena hanno parlato di come Gimenez attacca la profondità, difende palla, si muove, fa a spallate se necessario. Qualcuno ha speso il paragone Bobo Vieri, un po’ perché Santi in qualche lineamento lo ricorda, un po’ perché il gol mancino, con il movimento di potenza, è puro Bobone. Tutti, soprattutto, hanno ripetuto quella parola che fino a dieci giorni fa non avevano mai sentito ma ora passa di frase in frase, di tastiera in tastiera: Bebote. E’ il suo soprannome, significa bambino.



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