L’ex centrocampista dell’Inter campione del mondo 1982: “Fui io a chiamare Bergomi ‘Lo Zio’. Il più forte con cui ho giocato? Altobelli. Ho un solo rimpianto: la laurea in economia”
poiché la felicità è per sua natura clandestina, quando si rivela è buona cosa tenerla a mente. Nella gioiosa sequenza del trionfo finale al Bernabeu – Italia campione del mondo da ripetere tre volte, era l’11 luglio 1982 – il ct Enzo Bearzot, ormai rimasto in maniche di camicia, viene sollevato dal gruppo degli azzurri e a un certo punto piega la testa, allunga il collo, cerca qualcuno con lo sguardo e gli manda un bacio, nel gesto pudico e nobile di chi appoggia la mano alle labbra e poi la libera, lasciando che sia il vento a scegliere il destinatario.
