Il difensore ha firmato il prolungamento con ritocco dell’ingaggio e sarà un punto fermo del nuovo ciclo bianconero
Mancava solo l’ufficialità, ora c’è anche quella Federico Gatti sarà un punto fermo della nuova Juventus. Con il prolungamento fino al 2030, già ampiamente indirizzato da diverso tempo, il difensore diventa uno dei punti fermi del nuovo ciclo bianconero. Sembrava a un passo dalla cessione l’estate scorsa, quando alcuni club della Premier League si erano mossi sulle sue tracce: Thiago Motta gli diede fiducia e se lo ritrovò titolare inamovibile per tutta la sua gestione, specie dopo gli infortuni di Bremer e Cabal.
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Il centrale negli ultimi anni ha studiato da senatore, adesso lo diventa a tutti gli effetti. Reduce da un infortunio che ha compromesso l’ultima parte del campionato scorso (dalla prima di Tudor in poi), Gatti nel nuovo staff ha ritrovato anche il primo allenatore che lo ha lanciato nei professionisti: ovvero Javorcic, che è il vice di Tudor. Proprio con lui, alla Pro Patria, giocava da terzo di difesa sulla sinistra: potrebbe essere riproposto lì nel corso della nuova stagione, all’opposto di Kalulu. Mai il rinnovo è stato in discussione in questi mesi, neanche quando le voci di mercato lo avrebbero voluto vicino al Napoli per volontà di Conte: qualche chiamata è arrivata, ma Gatti non si è mai visto con una maglia diversa da quella della Juve. Col prolungamento del contratto gli viene adeguato anche l’ingaggio.
